Indagine Anas: italiani troppo veloci, ma più virtuosi con gli smartphone (dicono...)

Indagine Anas: italiani troppo veloci, ma più virtuosi con gli smartphone (dicono...)
Un italiano su due è convinto che superare i limiti di velocità non sia pericoloso e in generale sembrerebbero utilizzare meno lo smartphone alla guida: ma sarà vero? Salvini ha annunciato “la stretta” del nuovo codice della strada. Servono anche di più campagne di educazione e investimenti sulle strade…
20 novembre 2024

L’indagine annuale Anas sul comportamento degli italiani alla guida è stata presentata al Tempio di Adriano, Roma, con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, il sindaco Gualtieri e l'inviato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, Jean Todt. Campione: 4.000 persone intervistate e oltre 3.500 osservazioni dirette sulle strade.

Risultati? Il 64,7% di noi è convinto di essere un guidatore esperto e per il 51% degli italiani “non è rischioso” superare i limiti di velocità: soltanto il 34,7% ritiene utile rispettarli, mentre il 16,4% crede che "un guidatore esperto possa superarli".

Curiosità: i baresi sembrano essere i più indisciplinati alla guida, con un automobilista su tre che corre oltre i limiti di velocità, il 34,6%. Segue Torino con il 19,7% mentre Roma risulterebbe la più virtuosa: i limiti sul Grande Raccordo Anulare verrebbero superati solo fra lo 0,4% e l'1%, dice il rapporto Anas.

Si userebbe meno, invece, lo smartphone al volante: l’indagine dice che lo usa soltanto il 7,4%, contro il 9,6% del 2023 e il 10,3% del 2022. E’ un dato che chi guida la moto tutti i giorni giudica sottostimato... Lo studio dice che gli under 40 peggiorano il dato, con il loro 9,9% che guida con lo smartphone in mano (uno su dieci), dall’altra gli over 60 sono al 5,6%.

Allarmano anche le risposte su alcol e stupefacenti: solo il 72,5% pensa che siano “sempre pericolosi”, e per l'8,4% sono "irrilevanti alla guida". Per l’11,4% degli intervistati, infine, “durante la guida si può anche fare altro” e soltanto il 55% del campione si rende conto che gli incidenti dipendono da comportamenti sbagliati. Siamo messi male...

Salvini ha tenuto a precisare che la stretta è imminente: con il nuovo codice della strada “qualunque positività ti inibisce la possibilità di continuare a guidare”. Peccato che il ministro abbia del tutto trascurato il fatto che i controlli sulla strada sono ben pochi… Confortano un po’ di più le parole di Aldo Isi, AD Anas, che ha aggiunto: i dati emersi dimostrano la necessità di investire di più sull’educazione stradale e sulla consapevolezza dei rischi al volante. E magari investire di più anche sulle strade, aggiungiamo noi...

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