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La Indian Motorcycles è risorta grazie a Polaris Industries e rappresenta ora la sola alternativa americana alla Harley-Davidson dopo essere stata lungamente in concorrenza diretta con le moto di Milwaukee, almeno nella prima metà del Novecento. Ripartita con la riedizione moderna della Chief, e della mitica Scout, la Polaris ha puntato su un designer ex Rolls-Royce e adesso ha commissionato a Jeb Scolman una special da portare a Bonneville; sul lago salato degli storici record.
Scolman è l'autore della Spirit of Munro, realizzata per il lancio del nuovo motore Indian ThunderStroke da 111 pollici cubi. Questa volta Jeb è partito dal motore 1.200 di una Scout e ha realizzato ex novo una drag racing dai forti richiami anni 50 e 60, con un telaio in esili tubi tondi - tirato all'osso - e un aerodinamico cupolino che giustifica il nome della moto: Black Bullet.
Alla Indian ricordano che su alcune hot road del dopoguerra si montavano i serbatoi sganciabili degli aerei e che i piloti di moto ripresero quelle forme a ogiva per realizzare dei cupolini in grado di fendere bene l'aria. La Black Bullet accentua questa idea disegnando anche un serbatoio e codino che sono aerodinamici e affilati allo stesso modo. Il manubrio è uno stretto clip-on montato sopra la base di sterzo e le pedane posteriori sono sull'asse della ruota posteriore, priva di sospensione.
La moto sarà esposta a Sturgis dal 31 luglio all'8 agosto e poi andrà sul lago salato di Bonneville come una speciale Scout che si rispetti.