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Caldo o freddo, non importa: il motociclista deve essere pronto a tutto. Se fino ad adesso eravamo abituati a manopole e selle riscaldabili o a canalizzazioni di aria calda proveniente dal motore per trovare un po' di comfort aggiuntivo durante la brutta stagione, nessuno aveva fino ad adesso trovato una soluzione da produrre in grande serie per mitigare anche il caldo estivo: il punto non è banale, sappiamo tutti quanto possa essere stressante una coda sotto il sole o percorrere autostrade per ore sotto il sole cocente e, in questi casi, un po' di fresco non è soltanto garanzia di comfort ma può anche aiutare la sicurezza di marcia.
Ci ha pensato Indian annunciando, attraverso Polaris cui appartiene dal 2011, il nuovo sistema Clima Command Classic Seat per il riscaldamento e, sopratutto, il raffreddamento della sella: il sistema viene descritto come rivoluzionario grazie all'utilizzo di tecnologie proprietarie e di (futuri) brevetti che lo rendono - secondo le dichiarazioni di Indian - decisamente più efficiente rispetto ai normali sistemi basati sulla convezione e sui flussi di aria calda o fredda, come generalmente avviene in campo automobilistico.
Il Clima Command Classic Seat si avvale di un modulo termoelettrico che pompa il calore lontano dal pilota e di un sistema di canalizzazione per il raffreddamento che utilizza il grafene, il super materiale composto da un solo strato di atomi di carbonio che - nel caso che ci interessa - è anche un estremamente conduttivo e flessibile e che per tali qualità può veicolare molto efficacemente il caldo o il freddo. Il tratto distintivo tra il sistema di Indian e le convenzionali soluzioni per la climatizzazione è che il Clima Command Classic Seat rende le superfici fredde, piuttosto che semplicemente soffiare aria fredda attraverso ugelli o fessure: questo dovrebbe renderlo enormemente più efficace nell'abbassare la temperatura della sella e, in definitiva, aumentare il comfort di marcia.
Il sistema è ideato per essere regolato su tre livelli di intervento indipendentemente tra la sella del pilota e quella del passeggero e sembra disegnato per i modelli provvisti del propulsore Thunderstroke ma, avverte Indian, al momento non è integrato con il Ride Command (la sofisticata piattaforma di infotainement e navigazione attraverso touch screen di casa Indian), passo che verrà compiuto per i modelli Chieftain and Roadmaster entro il 2020; di fatto sembra che possa rivelarsi un ottimo optional per le grosse tourer americane.
Non sono trapelati per adesso altri particolari tecnici né il prezzo, ma l'estate è lunga e le temperature in salita...