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Con la Scout FTR750, Indian rientra ufficialmente nelle corse flat track, che negli Stati Uniti sono una specialità molto seguita. Nel mirino ci sono le Harley-Davidson XG750R che svettano nei campionati, ma non solo quelle. L'ultimo titolo nel Grand National Championship conquistato dallo storico marchio recentemente rilanciato risale al remoto 1953.
La FTR sfoggia un inedito e molto interessante motore bicilindrico a V di 53°, raffreddato a liquido e con distribuzione bialbero e quattro valvole per cilindro. E' stato sviluppato con la collaborazione di SwissAuto ed eroga la potenza 109 cavalli a 10.000 giri.
Il telaio è un leggero doppia culla in tubi tondi di acciaio alto resistenziale, le sospensioni sono Öhlins, il disco posteriore – l'anteriore manca – è della nostra Brembo, e le sovrastrutture sono in fibra di carbonio.
La moto era stata svelata a Sturgis lo scorso agosto, ma la notizia di oggi è che Indian, controllata dal forte Gruppo Polaris, ne ha annunciato la messa in vendita per i team che ne faranno richiesta. Il prezzo base è di 49.900 dollari.
Un costo obiettivamente alto, ma che si ridimensiona guardando alla gestione più economica rispetto ai motori H-D, e soprattutto alla non necessità di una preparazione particolare per poter correre. Dal punto di vista prettamente commerciale, l'interesse va a una possibile versione stradale che potrebbe derivare da questa, perlomeno nell'immagine.
Intanto, la FTR ha debuttato l'anno scorso nel finale di stagione del campionato AMA con Joe Copp, mostrando un ottimo potenziale e interesse da parte dei team. Quest'anno, Indian sarà in gara ufficialmente con tre piloti di primo piano: Bryan Smith, Grand National Champion 2016, Brad Baker, Grand National Champion nel 2013, e il tre volte campione nello stesso torneo, Jared Mees.
m.g.