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E' il nuovo Burgman 650 la star dello stand Suzuki. Il maxiscooter che per primo introdusse la trasmissione semiautomatica su uno scooter - ovvero la possibilità di utilizzare a piacimento l'automatico o il manuale - si evolve. Le novità sono tanto sopra che sottopelle, con una linea più moderna e caratterizzata dai fari anteriore e posteriore multi-reflector con posizione a LED e lampeggiatori integrati negli specchietti.
Il bicilindrico da 650cc raffreddato a liquido ora è dotato di iniezione d'aria secondaria (sistema Suzuki PAIR) e naturalmente catalizzatore; la trasmissione ottimizzata riduce i consumi di circa il 15% continuando ovviamente ad offrire il sistema elettronico a trasmissione continua SECVT, che permette di scegliere fra due modalità di cambiata automatica (Drive e Power) ed una completamente manuale. Nuovi anche lo scarico, con silenziatore a sezione triangolare e il telaio tubolare in acciaio con forcellone in alluminio.
La strumentazione ora è più completa, e oltre alle solite indicazioni propone anche un indicatore "Eco drive" nonché per i drive mode, power mode e rapporto selezionato quando si guida utilizzando il cambio manuale.
Il propulsore è dotato di un'atipica - per il segmento - distribuzione plurivalvole bialbero, con spazio nelle teste per la doppia accensione, raffreddamento a liquido e tre airbox separati per ottimizzare l'alimentazione del motore senza sacrificare capienza del serbatoio. La trasmissione può contare su - udite, udite - una frizione antisaltellamento. Un motore che quindi va contro diverse convenzioni del settore custom/cruiser, nettamente più moderno della media e - ipotizziamo - ben più raffinato nella guida.
La ciclistica è allo stesso modo più moderna della media, con largo pneumatico posteriore in sezione 200, cerchi in alluminio e triangolazione sella-manubrio-pedane pensata per il controllo del mezzo oltre che per… la postura rilassata. Completano il quadro il monoammortizzatore e una forcella anche in questo caso tarate per migliorare la guida del mezzo.
La ciclistica conterà su un doppio trave in alluminio, con sospensioni moderne e impianto frenante allo stato dell'arte (con ABS), controllo di trazione ed un sistema integrato per il fissaggio dei bagagli. Molto interessante il fatto che invece che dalla precedente V-Strom l'ispirazione estetica per questo concept sia stata presa dalla DR-Big, o DR750S che dir si voglia, che a fine anni 80 poteva vantare il record di cilindrata per un monocilindrico. Ed introdusse, per inciso, la moda del "becco" poi seguita da Gilera e BMW.