Viaggi. Intervista a Davide Biga

Viaggi. Intervista a Davide Biga
Davide, fermo ad Helsinki in attesa di poter entrare in Russia, ha risposto ad alcune domande nelle quali ci racconta com'è andata la prima parte del suo Giro del Mondo
6 giugno 2011

Punti chiave


Come è andata la prima parte del viaggio? Abbiamo saputo che hai preso molta acqua. A parte questo hai avuto qualche difficoltà?
Sinceramente nella prima parte del viaggio mi sono divertito un sacco, pioveva tutti i giorni e faceva freddo ma ero ben attrezzato con abbigliamento in Gore-Tex, ero carico di adrenalina e avevo proprio bisogno di salire in sella e partire.
A me personalmente piace molto guidare sotto la pioggia, mi alzavo presto, partivo e via fino a tarda sera, tanto qui all'estremo nord in questo periodo non è mai notte, l'unica rottura di scatole per me era montare e smontarare la tenda sotto la pioggia, per il resto della giornata mi divertivo come un matto, mi sembrava di guidare in una gara di endurance con il percorso del TT, la moto si guida alla grande anche carica e rimane sempre stabile e maneggevole.
Volevo testare la moto e la mia forma fisica e devo dire che entrambe hanno risposto alla grandissima, forse anche meglio di come mi aspettassi.

Comincia una parte delicata del viaggio, quella che ti porterà in Russia, hai solo un mese per percorrerla tutta vero?
Solo 30 giorni esatto, tenendo presente che la Russia e sopratutto la Siberia sono una vera incognita per me, parlando con la gente di qua ci sono pareri discordanti sulla Transiberiana: c'è chi dice che troverò tantissimo fango e sarà possibile proseguire solamente caricando la moto sul treno, altri mi dicono di andare tranquillo che oggi la transiberiana è come un'autostrada...una via di mezzo mi andrebbe benissimo!
Tutti sono però concordi sul fatto che dormire per strada in tenda è quasi un suicidio, la moto ha un valore e fa gola ai ladri.
Altra incognita sono i pneumatici da montare, con me ho un treno di intermedie, su sterrarato vanno molto meglio i tassellati che però si deteriorano troppo in fretta e per me che non ho assistenza al seguito diventerebbe un serio problema reperire pneumatici strada facendo, penso che opterò per le intermedie e incrocierò le dita, vedremo cosa ci aspetta, inizia una nuova sfida.

Come mai non c'è l'Australia, bellissima da visitare in moto, nel tuo itinerario?
L'Australia èun altro posto che mi affascina tantissimo, ma logisticamente è molto difficile da attraversare con la propria moto partendo dall' Italia in sella, più semplice sarebbe noleggiare una moto in loco, ma non ora, la lascio da parte per i prossimi viaggi dei prossimi anni.

Il tuo viaggio è solo all'inizio, ma i km macinati sono già tantissimi, qual è il posto, tra quelli che hai attraversato finora, che più ti ha colpito e perchè?
Le montagne della Norvegia, freddo, vento fortissimo, neve, renne, traffico quasi assente, ecco quelle sono le occasioni in cui ti affidi completamente al tuo mezzo meccanico e se non ti molla poi si instaura con esso un rapporto di amore, riconoscenza e fiducia reciproca.

E la difficoltà più grande che hai incontrato?
Un paio di sbandate oltre al limite standard, colpa mia, è che gli pneumatici di oggi ti permettono andature notevolissime anche sul bagnato, ero curioso di capirne il limite, stavo andando sull'asfalto bagnato e freddo ad andature allegre da asfalto asciutto, comunque tutto sotto controllo, TCS e ABS in questi casi fanno veramente la differenza, e poi come ho già detto, montare e smontare la tenda sotto la pioggia.

In questi giorni di viaggio avrai conosciuto molte persone, come hanno reagito quando hai parlato loro della tua impresa?
Tutti molto entusiasti, sopratutto i pochi motociclisti incontrati, di cui 3 italiani diretti a capo nord, grandi complimenti e strette di mano di ammirazione, molto bello!

I tuoi cari, gli amici, la fidanzata, come hanno preso questa tua idea di partire per un anno, da solo?
Con un pelo di apprensione ma tanta stima ed ammirazione, Antonia (la fidanzata di Davide, ndr) era molto triste alla partenza, le ho detto di stare serena, di sorridere e di non piangere che era tutto a posto e ce l'ha fatta, è stata grandissima.

Con che spirito affronterai il resto del viaggio?
Con quello di sempre, un lungo raid in moto, il massimo per me, guidare la moto, vedere strade nuove, posti nuovi, gente nuova, lo affronterò con lo stesso entusiasmo di ieri, di oggi e di domani.

Questi primi giorni ti hanno motivato o hai avuto ripensamenti, paure?Mi hanno motivato tantissimo, da 18 mesi pensavo al giorno della partenza, a come sarebbe stato, i primi km, è andato tutto come me lo aspettavo, la sera prima della partenza tutti mi dicevano: «stanottenon riuscirai a dormire per via della tensione...è normale»...ho dormito come un ghiro in letargo e la mattina della partenza sono rimasto addormentato...ho detto a Roberto e a Davide (i ragazzi che dall'Italia seguono Davide passo per passo, ndr) che alle 8:30 sarei arrivato, quando alle 9:30 Roberto non vedendomi mi ha telefonato gli ho detto che stavo cercando un distributore aperto per fare benzina ma erano tutti chiusi, in realtà mi ha svegliato lui con quella telefonata...ripensamenti zero, anzi, sto già pensando ad un viaggio futuro.

Volevo testare la moto e la mia forma fisica e devo dire che entrambe hanno risposto alla grandissima, forse anche meglio di come mi aspettassi

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Tantissime persone stanno seguendo il tuo viaggio, come ti fa sentire questo? Ata avendo una grandissima copertura mediatica, i siti internet ti seguono, i motociclisti si sono appassionati alla tua impresa, al tuo ritorno tutto questo avrà un seguito?
Mi fa molto molto molto piacere tutto ciò,  è la passione per i viaggi e per la moto che ci unisce, anche io seguivo sempre gli altri viaggiatori quando ero a casa, ora li capisco, sicuramente tutto ciò avrà un seguito, vorrei mettere a disposizione questa mia esperienza per tutti gli appassionati che ne avranno bisogno, mi dispiace che attualmente non riesco a rispondere alle innumerevoli mail che ricevo ma cerco di rispondere alle questioni più importanti ed immediate ed al mio ritorno risponderò a tutti, promesso

Hai per caso pensato ad un libro, magari fotografico, o comunque qualcosaper condividere e ricordare concretamente questo anno in sella?
Sto scrivendo appunti e facendo molte foto proprio in previsione di creare poi un qualcosa del genere, mi piacerebbe moltissimo sì.

Grazie Davide e buon viaggio!
Grazie, a presto!



Ed ora sentiamo come stanno vivendo queste prime settimane di viaggio Davide Peruzzi e Roberto Tesio, gli altri due membri della MWT Adventure Dream a.s.d. che, da casa, cercano di agevolare Davide Biga nella sua avventura in giro per il mondo.
Gli ultimi giorni prima della partenza sono stati davvero frenetici, non volevamo deludere le aspettative di chi ci aveva dato la propria fiducia e abbiamo cercato di organizzare al meglio l'evento. Il 15 maggio, giorno della partenza, abbiamo percepito il sincero calore del pubblico presente, ma non c'è stato il tempo per emozionarsi perchè dal giorno successivo siamo stati impegnati a gestire il ritorno mediatico che ha avuto l'iniziativa sul web, sulle riviste di settore e sulla carta stampata. Francamente non ce lo aspettavamo, ma cosa c'è di più bello che lavorare per qualcosa che ti appassiona?

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