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Moto.it e OJ, in collaborazione con il preparatore milanese OnlyBike, hanno lanciato a settembre un’iniziativa rivolta ai giovani designer. Nicolò Bouzin ha vinto il nostro concorso, il suo progetto ha preso vita grazie alle abili mani della ditta OnlyBike e la Honda Bouzin (su base SLR 650) è stata ammiratissima nel nostro stand.
Alla moto abbiamo infatti dato il nome del designer che ha vinto la sfida: Nicolò Bouzin ha inviato il progetto che è stato scelto dalla nostra giuria, tra gli oltre 160 giunti in redazione, ed è stato realizzato nel mese di ottobre.
A EICMA la special su base Honda SLR è stata ammirata e fotografata da tantissimi lettori, segno che Nicolò ha centrato il bersaglio ed è riuscito a proporre qualcosa di realmente innovativo.
La Honda Bouzin by OnlyBike è stata esposta presso il nostro stand e presso quello di OJ, e ha fatto bella compagnia a un’altra grande anteprima di Moto.it al salone di Milano, la Opel Adam realizzata in esclusiva da Drudi e dedicata a Valentino Rossi.
Con questo concorso crediamo di essere riusciti a dare spazio alle idee e all'impegno dei giovani che, come Nicolò, sognano di lavorare un giorno nel settore automobilistico o motociclistico, e per fare questo studiano e fanno sacrifici.
Dopo aver visto la sua special (che ritrovate anche qui, nella gallery a destra), andiamo a conoscere meglio anche il suo autore.
Sono appassionato sin da quando ero piccolo, e in effetti allora non disegnavo altro che auto e moto
Sei appassionato di moto? Da quando?
«Sono appassionato sin da quando ero piccolo, e in effetti allora non disegnavo altro che auto e moto. In particolare delle due ruote mi piace l'offroad, dal cross all' enduro al supermotard, e ho sempre avuto un interesse particolare per la Dakar, per l' aspetto avventuroso di questa corsa e il fatto che si segue per settimane, come fosse un Giro d' Italia. Studiando design ho disegnato sempre meno moto dovendomi concentrare su tutta una serie di altri prodotti, ma la passione è rimasta».
Che genere di moto ti piace?
«La mia moto ideale è piccola e leggera, monoposto, con un'impostazione da enduro.
Non mi interessa molto la potenza e prediligo i monocilindrici per il loro rumore, ma vorrei una bella ciclistica, pensata per strade tutte curve; se avessi una moto, non la userei tanto come mezzo di spostamento, ma semplicemente come modo per divertirmi con la guida, perciò l'importante è che sia emozionante da guardare e da guidare. In fondo per questo concorso ho disegnato più o meno la moto che vorrei!».
Che moto hai o vorresti oggi?
«Al momento poi non ci sono sul mercato moto che mi fanno impazzire e che comprerei; se dovessi scegliere punterei su una KTM Duke 690 della passata generazione, particolare e che risponde a queste mie preferenze. O sarebbe stata perfetta l' Husqvarna SMQ, la concept di qualche anno fa, se solo l' avessero messa in produzione. E' una delle moto che più mi hanno colpito negli ultimi anni, assieme ad altre concept del centro stile Husqvarna».
In fondo per questo concorso ho disegnato più o meno la moto che vorrei!
Qual è stata la tua prima moto?
«Ho avuto solo una moto, un cinquantino supermotard, l'Aprilia SX 50 che ho usato negli anni del liceo e che mi ha fatto divertire molto.
Anche se ovviamente all' inizio sembrava un bolide e dopo un mese pareva ferma.
L'ho venduta quando ho cominciato l' università, non avevo più tempo di usarla, e anche adesso non comprerei un' altra moto, un po' per lo stesso motivo, un po' per il traffico di Milano».
Parlaci dei tuoi studi. Hai spesso a che fare con le moto? Ti piacerebbe lavorare nel settore delle moto? O delle auto?
«Ho scelto di studiare design proprio per poter un giorno lavorare nel settore automobilistico o motociclistico, ma ovviamente in questi cinque anni mi sono interessato a tanti altri ambiti, e non ho mai avuto l' occasione di disegnare una moto, se non per mio semplice svago. Nel futuro ovviamente mi piacerebbe molto entrare in un centro stile e specializzarmi in questo senso, sia per le due che per le quattro ruote».
Come hai conosciuto il nostro concorso?
«Tramite un amico appassionato che ha letto sul vostro sito prima di me, anche lui intenzionato a partecipare, e mi è sembrato molto interessante, un' occasione rara oltretutto».
Quanto tempo ci hai messo a realizzare la tua moto?
«Ho cominciato a fare schizzi a mano per farmi un' idea del tipo di moto che volevo e in un paio di giorni ho definito le forme generali, poi ho solo riprodotto il tutto al computer, spendendo la maggior parte del tempo per trovare le giuste proporzioni e per definire alcuni dettagli.
In totale poco meno di una settimana».
Quelli di OnlyBike mi hanno davvero sorpreso! Mi aspettavo si prendessero qualche libertà, un po' per facilitare la realizzazione, un po' perché giustamente era difficile capire la mia idea da un paio di disegni...
Cosa ne pensi del lavoro fatto da Only Bike?
«Mi hanno davvero sorpreso! Mi aspettavo si prendessero qualche libertà, un po' per facilitare la realizzazione, un po' perché giustamente era difficile capire la mia idea da un paio di disegni, e non li avrei biasimati. Invece quando sono andato a vedere la moto in lavorazione mi hanno chiesto conferme per essere sicuri di alcune scelte, e mi hanno addirittura mostrato che, per riprodurre fedelmente le proporzioni, hanno misurato tutto il disegno e hanno ricalcolato tutte le dimensioni in scala. Sono stati molto bravi, in un mese hanno curato davvero ogni dettaglio».
Avresti fatto qualcosa di diverso?
«L' unica “mancanza” rispetto al mio disegno è quella del faro addizionale che avevo messo su un lato del motore, una scelta in effetti strana e non proprio funzionale, quindi posso capire sia stato tolto. Per il resto la moto è davvero fedele alla mia idea, non avrei fatto nulla di diverso».
Cosa ne pensi della nostra iniziativa?
«Che spero sia la prima di una lunga serie! E' stata una grande idea, per un appassionato non c' è niente di meglio che disegnare la moto dei sogni, quella che non si può comprare dietro l' angolo perchè è pensata esclusivamente in base ai propri desideri. Giusto anche partire da una base esistente, per realizzare un prodotto realistico, e ottimo avere la visibilità data dal vostro sito e da un salone come l' EICMA».
E'stata una bella esperienza, oltre che un buon modo per farsi conoscere un po'
Sei rimasto soddisfatto?
«Assolutamente sì, è stata una bella esperienza, oltre che un buon modo per farsi conoscere un po'».
Hai vinto altri concorsi di design?
«Sempre quest anno ho ricevuto una menzione d' onore come finalista ad un concorso nazionale di design, il Lucky Strike Talented Designer Award, con il progetto di un casco da ciclismo per gli utenti dei servizi di bike sharing: pieghevole e molto economico, è fatto per essere distribuito su ampia scala dai gestori di questi servizi, così da promuovere la cultura della protezione in bici anche tra i ciclisti occasionali».
Che riscontri hai ricevuto dalla vittoria del nostro concorso?
«Oltre a ricevere complimenti da tante persone, conosciute e non, mi ha fatto molto piacere essere presente sul vostro sito e godere di tanta visibilità; e poi chissà, ci sono tante persone importanti che leggono Moto.it, magari un riscontro verrà anche da loro!».
Caro Nicolò, è quello che ti auguriamo anche noi per l'umiltà, passione, competenza e creatività che hai messo nel tuo progetto.
Tutte qualità che ti sono state riconosciute anche dai tantissimi appassionati che hanno speso parole di lode per la tua Honda Bouzin al Salone.
In bocca al lupo!