Ivano Beggio ci ha lasciato

Ivano Beggio ci ha lasciato
L'imprenditore veneto, fondatore di Aprilia e poi patron di Guzzi e Laverda, è scomparso
13 marzo 2018

E' scomparso Ivano Beggio. Malato da tempo, l'aveva tenuto nascosto fino ad oggi, quando i familiari hanno dato notizia della morte.

Beggio, nato il 31 agosto del 1944 a Rio San Martino (Scorzè, Venezia), spinto dalla passione per le due ruote a motore rileva ad inizio anni 70 la fabbrica di biciclette (Aprilia, appunto) fondata dal padre a Noale, avviando la produzione di moto e scooter. Già nel 1975 inizia l'impegno nelle competizioni fuoristrada, che fruttano ad Aprilia i primi titoli italiani nel cross nel 1977.

Negli anni 80 è grande protagonista del boom dei 50 e 125 con le AS, RX, ET ed ETX spinte da propulsori Hiro e Rotax, che gettano le basi per il grande successo arrivato nella seconda metà del decennio con le Tuareg, RX ed AF1. Ad inizio anni 90 arrivano gli scooter, con quello Scarabeo che proietterà definitivamente il marchio veneto fra i grandi costruttori a livello mondiale, divenendo a sua volta un brand.

Nel 1992 arrivano i primi due titoli mondiali: nel Trial con Tommi Ahvala e la Climber, e nel motomondiale con la RS 125 di Alessandro Gramigni. Da lì l'Aprilia di Beggio non si ferma più: arrivano le vittorie a raffica in 125 e 250 (con Max Biaggi, che di Aprilia diventerà la bandiera) e poi, nella seconda metà del decennio, l'esordio fra le grosse cilindrate con il motore bicilindrico a V stretta che spinge RSV, Futura, Falco e Caponord. Poi la Superbike, con le vittorie di Troy Corser, l'acquisizione di Moto Guzzi e Laverda fino alla MotoGP con la RS Cube tricilindrica di Edwards e Haga e - purtroppo - le vicende finanziarie che, nel 2004, lo hanno costretto a cedere il gruppo al Gruppo Piaggio.

Ai familiari, agli amici e a tutti i collaboratori che lo ricordano con affetto vanno le più sentite condoglianze della redazione di Moto.it

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