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Nella miriade di modelli scopiazzati in maniera più o meno sfrontata, anche in Cina si comincia a vedere qualcosa di non clonato.
Nei recenti saloni di Pechino e al CIMA qualcosa si è iniziato a notare e in particolare all'ultimo Motor Expo di settembre l'attenzione – almeno per quanto riguarda il design – è andata alla Vision K750 esposta nello stand della Jedi Motor.
La società, il cui nome completo è Jinan Jedi Motorcycle Technology, è stata creata nel 2016 dalla Jinan Qingqi Police Motorcycle Company che è il maggior fornitore di moto per la polizia in Cina. L'obiettivo è di occuparsi del mercato motociclistico per il pubblico e arrivare poi all'esportazione.
Nel maggio scorso, al Salone di Pechino, ha presentato la sua prima maxi moto, la GTR 750.
Una turistica carenata che si segnala per il telaio bitrave e per il forcellone in lega di alluminio, non comuni da quelle parti e per i quali c'è stata la consulenza della svizzera Suter, per le sospensione Kayaba e i freni Brembo.
Al Motor Expo di settembre è stata la volta della roadster JFR 750 (qui sotto): medesima base ciclistica – ma con ruote a raggi – e motore due cilindri in linea prodotto in casa.
E' un bialbero di 730 cc e 68 cavalli di potenza a 7.500 giri.
Ed è stato appunto esposto il concept Vision K750 realizzato attorno al telaio e al motore esistenti.
Più che una show bike è qualcosa che potrebbe arrivare alla produzione senza grandi stravolgimenti.
Curioso il sistema di illuminazione con il faro anteriore composto da 76 elementi poligonali a led e il posteriore che ricorre alla medesima impostazione nella cornice del codino.
Senza entrare nel merito della qualità estetica, certamente migliorabile, resta la ricerca di innovazione. Un passo indispensabile nel percorso di crescita di un nuovo marchio.