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Cosa prova un pilota di MotoGP assuefatto alle potenze stratosferiche e alle accelerazioni violente dei prototipi quando torna (o arriva...) alla guida di una moto stradale? Quali potrebbero essere le similitudini e quali le sensazioni percepibili da chi va velocissimo con le moto più sofisticate del mondo? Ce lo raccontano il campione del mondo Joan Mir e il suo compagno di squadra nel team ufficiale Suzuki MotoGP Alex Rins, dopo una presa di contatto con la nuova Suzuki Hayabusa 2021 organizzata durante l'estate da Suzuki nel circuito tedesco di Meppen: i due, abilmente condotti dal collaudatore ufficiale Suzuki MotoGP Sylvain Guintioli, ci spiegano i loro punti di vista sulla nuova versione dell'iconica hyperbike di Hamamatsu.
Nel video, che si trova nel canale YouTube di Suzuki Germania, i due piloti appaiono senza la tuta di pelle e il loro dialogo con Guintioli è piacevole, toccando tra gli atri i temi dei controlli elettronici evoluti - Mir, sorridendo, paragona il launch control della GSX 1300 R all'holeshot della sua GSX-RR da gara -, della strumentazione, dell'impianto frenante e del sound di scarico. Cinque minuti dove l'Hayabusa, giunta alla sua terza versione con motore Euro 5 e 190 cavalli di potenza massima è protagonista: una moto forse iperbolica, ma unica, personale, riconoscibilissima, che trasporta nel 2021 un modello che ha fatto la storia della moto moderna tutt'ora apprezzatissimo da una larga schiera di aficionados delle iperprestazioni.
Fonte: Suzuki Motorrad Deutschland