Joanne Donn, nuovo riferimento del web per le motocicliste USA

Joanne Donn, nuovo riferimento del web per le motocicliste USA
Ho conosciuto la minuscola Joanne Donn nel 2010. Sapevo del suo blog GearChic.com, ma è anche Showroom Associate di RevZilla, in assoluto uno dei più vivaci e rampanti business/store nel settore moto
7 marzo 2014

Questa settimana interrompo il mio resoconto del C2C2C (Coast to Coast to Coast) per celebrare la Festa della Donna. Lo faccio ovviamente da un punto di vista motociclistico, presentandovi un personaggio del tutto improbabile, che in pochi anni è saputa diventare il punto di riferimento per le "donne a due ruote" qui negli USA.

Ho conosciuto la minuscola Joanne Donn nel 2010 alla Fiera IMS di San Mateo, alle porte di San Francisco. Sapevo del suo blog GearChic.com ma non avevo mai avuto occasione di conoscerla: il nostro primo incontro si è risolto in una serie di convenevoli e via, ognuno per la sua strada.

Per puro caso ci siamo poi trovati allo stesso tavolo a cena, nel corso di un Bike Show a Los Angeles, e da quel momento è nato un bel rapporto di reciproca stima e nemmeno tanto leggere "battute" reciproche su Facebook. Joanne è minuta e gentilissima, ma non si tira indietro se c'è da scherzare alla maniera dei rudi motociclisti.

Fast forward: dopo anni in cui ha lavorato nel bellissimo negozio di moto Scuderia, nella zona più fighetta di San Francisco, Joanne ha deciso di seguire il marito sulla costa Est, e precisamente a Philadelphia. Ma non poteva stare certo lontana dalle moto, ed infatti si è aggiudicata un "lavoro da sogno" ovvero Showroom Associate di RevZilla, in assoluto uno dei più vivaci e rampanti business/store nel settore moto che mi sia mai capitato di visitare.

La sua vocazione è da sempre istruire le donne su come vestirsi in modo comodo e sicuro per andare in moto

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Ma Joanne non è certo una semplice "commessa di negozio". Sarebbe riduttivo. La sua vocazione è da sempre istruire le donne su come vestirsi in modo comodo e sicuro per andare in moto, campo in cui è diventata una vera autorità: i suoi video e podcast sono seguitissimi e persino io, che in moto ci vado dal 1982, parlando con lei ho scoperto un sacco di cose interessanti che nemmeno mi sognavo riguardo all'abbigliamento tecnico.

La cosa non è certo passata inosservata e un colosso delle fiere come Advanstar l'ha immediatamente ingaggiata per dare una svolta in chiave femminile alle fiere IMS International Motorcycle Shows, una dozzina di eventi che ogni anno si tengono nelle maggiori città americane. Per loro Joanne ha gestito uno stand dove spiegava alle donne motocicliste tutto quello che dovevano sapere per scegliere il giusto abbigliamento tecnico.


L'intervista


Parlaci di te, di come hai iniziato ad andare in moto e quali sono stati i primi ostacoli che ti sei trovata ad affrontare come donna motociclista.
«Ho iniziato nel 2003 quando mi sono sposata. Durante la luna di miele abbiamo noleggiato uno scooter e ci siamo divertiti talmente tanto che al nostro rientro abbiamo deciso di comprarne uno per gironzolare a San Francisco. L'ho usato per un anno percorrendoci 6.000 km per andare al lavoro, tanto che mio marito ha deciso di comprarsi una moto, visto che lo scooter lo monopolizzavo io. A quel punto ho fatto un corso di guida sicura e ho praticamente costretto mio marito a comprare una moto anche per me! Come vedi mi sono innamorata della moto per caso, mai mi sarei sognata di diventare motociclista in vita mia!».

Sei molto attiva nel promuovere la sicurezza in moto, specialmente attraverso abbigliamento tecnico con vestibilità dedicata specificatamente alle donne. Il tuo blog e sito internet GearChic.com sono un punto di riferimento per il settore ed hai persino lavorato come "ambasciatrice" per Advanstar alle fiere IMS. Quale è stata la scintilla iniziale e come è stato il cammino fino a diventare quello che rappresenti oggi?
«La vera e unica difficoltà che ho trovato è stata a suo tempo la mancanza di abbigliamento tecnico che fosse comodo e funzionale per il mio modo di vivere la moto. Nessuno all'epoca forniva alcuna informazione su come e dove trovare abbigliamento specifico per donne motocicliste, quali marche fossero disponibili e come dovesse vestire per proteggere al meglio. Fortunatamente a due passi da casa avevo un bel negozio super fornito, dove poter provare tutto prima di comprare. Ma non tutti hanno la stessa fortuna dunque ho iniziato mettendo online una semplice lista di nomi dalla A alla Z, in modo che tutte le donne sapessero di quelle aziende che fornivano abbigliamento tecnico specifico per le motocicliste.
Con il passare del tempo ho notato che sempre più donne (e uomini) avevano bisogno di informazioni che le aziende o i negozi online non fornivano e dunque ho deciso di trasformare il mio sito come il riferimento dove andare per trovare informazioni sulla vestibilità, con un occhio di riguardo alle donne. C'erano molte informazioni disponibili online per gli uomini, ma nulla per le donne. Mi piace comunque pensare che le mie recensioni e i miei consigli siano utili anche agli uomini, che comunque hanno il vantaggio di avere 3-5 opzioni a disposizione per ogni prodotto specificamente femminile».
Joanne Donn alla guida dell'elettrica Brammo Empulse
Joanne Donn alla guida dell'elettrica Brammo Empulse


Notizie recenti dicono che al raduno 2014 di Sturgis più della metà dei partecipanti saranno donne. Quante di loro saranno li effettivamente per andare in moto? Non è curioso che il mondo Harley, tradizionalmente macho e sessista, si stia tingendo di rosa?
«Sono sicura che quelle proiezioni sono accurate, visto che Sturgis è un evento molto importante sia per le moto sia dal punto di vista sociale. Credo però che solo il 50% di quella "metà" sarà li per guidare una moto.
Il MIC (Motorcycle Industry Council, l'equivalente della nostra ANCMA, nda) ha pubblicato una ricerca che stabilisce come nel 2009 il 10% dei motociclisti negli USA fossero donne. Ad oggi sono sicura che quella fetta sia cresciuta di almeno qualche punto percentuale. Credo che il mondo moto, incluso quello Harley, sia drasticamente cambiato negli ultimi 10 anni. Se chiedi alle Case probabilmente ti diranno che le donne sono anche il segmento di clientela che ha mostrato la crescita più rapida».

Hai qualche "idolo" o donna che guida o ha guidato una moto in passato alla quale ti ispiri?
«Da quando ho incontrato Mary McGee nel 2012 ho rispettato ed ammirato quello che ha saputo ottenere nella sua breve carriera di pilota, dalla fine degli Anni 50 fino all'inizio degli Anni 70. È stata la prima donna ad avere una licenza di pilota AFM in California, e ha corso su strada e fuoristrada, guidando moto, macchine e persino camion quando nessuno si aspettava che le donne facessero cose del genere».

Qual è stato ad oggi il tuo successo personale più grande e quale e il sogno che un giorno ti piacerebbe realizzare? Magari un giro del mondo in moto? Ci hai mai pensato?
«Sono molto orgogliosa del mio podcast motociclistico chiamato Moterrific (.com). In questo momento è l'unico podcast dedicato alle moto e interamente condotto e gestito da donne. Parliamo davvero di tutto quello che fa moto: manutenzione, compravendita, viaggi, abbigliamento e accessori, tecnica di guida, di tutto e di più!
Uno dei miei sogni è quello di viaggiare per gli USA assieme a mio marito sulle nostre moto. Mi piacerebbe davvero visitare il mondo in moto, ma sinceramente non so come e quando mi sarà mai possibile».

Quanto è difficile bilanciare i due ruoli di donna e "rude motociclista" viaggiando su due ruote. Specialmente nei viaggi più lunghi?
«Per me non è davvero un problema, non ci vuole nessun equilibrio perché in fondo quando salgo in sella non sono nessuna delle due. Sono semplicemente un motociclista! Sai, credo che questo sia il vero problema per le donne che salgono in moto: si sentono obbligate a scegliere un ruolo, a recitare una parte, ma in realtà quando guidi una moto l'ultima cosa a cui dovresti pensare è il look. Siete solo voi due, tu e la tua moto!».

Se potessi dare un consiglio ad ogni donna motociclista (o ad ogni nuovo motociclista, se per quello) è di non lasciare mai che qualcun'altro prenda le decisioni per te.
«Sei tu che guidi la moto e devi fare solo quello che ti mette a tuo agio, senza pressione. Se non ti prendi la responsabilità delle tue scelte non ti sentirai mai completamente a tuo agio e probabilmente non arriverai mai ad apprezzare pienamente la gioia dell'andare in moto!».


Pietro Ambrosioni

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