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Jorge Lorenzo è tornato a casa, ha riabbracciato le sue lussuose auto e, ora, punta a studiare i meccanismi della finanza e a perdere peso. Mentre sogna di diventare papà: “La paternità è qualcosa a cui non ho pensato fino a quando la mia unica ragione di vita sono state le corse e il mio unico obiettivo le vittorie. Non nascondo che ora, però, l’idea di essere padre comincia a farsi strada in me. Ma non adesso, parliamo di un futuro lontano”.
Anche a Lugano, tra le mura della sua abitazione, il cinque volte campione del mondo è un fiume in piena. “Ho avuto la fortuna di avere un'ottima carriera professionale e ora posso andare in pensione e divertirmi. Sono molto fortunato e apprezzo tutto questo. La maggior parte degli atleti non può farlo. Al momento sono uno scopritore. Faccio esperienze, quelle che mi piacciono le approfondisco. Altrimenti passo ad altro”.
Dopo “l’esilio forzato” a Dubai è riuscito a rientrare in Europa, nella cittadina svizzera in cui risiede da anni. In questi due mesi ha alleggerito il suo corpo, ma anche il suo portafogli. “A Dubai - ha detto - ero in un hotel di lusso. Quando la pandemia ha assunto dimensioni mondiali la struttura ricettiva ha offerto la possibilità di restare ospiti lì attraverso una sorta di convenzione. Cento euro per la stanza, più 50 per i pasti. Insomma, ho speso tra le 150 e le 200 Euro al giorno, ma ho preferito questa scelta perché non me la sentivo di rientrare in Europa mettendo a rischio me stesso e gli altri fino a che le cose non si fossero un pochino calmate”.
Conti alla mano, la quarantena di Lorenzo a Dubai è costata al campione spagnolo quanto un’utilitaria. Spesa sostenibile, quindi, per uno che ha certamente guadagnato molto in carriera e, in fatto di auto, è abituato a tutt’altro rispetto alle utilitarie. “Riabbracciare le mie auto da collezione”, ha raccontato, è stata la prima cosa che ha fatto appena ritornato in Europa. E questa sua passione è destinata a trasformarsi in vero e proprio business, con il 99 che, lasciate le corse, è intenzionato a sviluppare progetti che riguardino proprio il collezionismo e la finanza. “Ho studiato molto l’inglese in questi giorni di ritiro forzato in quella camera d’albergo - ha spiegato il maiorchino - Ma ho anche comprato diversi libri che parlano di economia e finanza perché sono argomenti che voglio approfondire e che mi stimolano molto dal punto di vista degli impegni futuri”.
Godersi il patrimonio accumulato e metterlo a frutto. L’esatto opposto di ciò che intende fare con un’altra cosa accumulata: i chili di troppo. “Dopo aver chiuso il conto con le corse - ha raccontato Lorenzo - mi sono molto lasciato andare a quei piaceri di cui avevo dovuto privarmi fin quando sono stato un pilota. Ho frequentato ristoranti a pranzo e cena, ordinando quasi sempre cibi non proprio dietetici, come la pizza che mi piace tantissimo, i risotti o i fritti. Così sono arrivato a pesare oltre 68 kg, quando il mio peso forma è intorno ai 63. A Dubai, però, mi sono reso conto di non essere affatto contento di quello che vedevo allo specchio, mi sono fatto portare una cyclette in stanza e alcuni attrezzi e ho iniziato ad allenarmi”. E’ così che è nata l’idea di coinvolgere anche i fan e i tanti followers nella #JLGETFITCHALLENGE.
“La salute, e quindi il nostro corpo, è la cosa più preziosa che abbiamo - ha concluso Lorenzo -. La pandemia ci sta dimostrando anche questo. Comincio ad acquisire conoscenze sull'allenamento e sul cibo, le basi. Fare ciò che è facile ti rende la vita difficile. E fare ciò che è difficile, a lungo termine, ti semplifica la vita. Viviamo nell'ignoranza e dobbiamo imparare a poco a poco, senza essere troppo sopraffatti, ogni giorno. Non sapevo, nonostante sono stato uno sportivo, ad esempio, che dopo mezzanotte il corpo non si riposa allo stesso modo, quindi provo ad andare a letto prima di mezzanotte".