Kawasaki Ninja con i colori dell'Antonov ucraino

Kawasaki Ninja con i colori dell'Antonov ucraino
Marco Berti Quattrini
L'Antonov AN-225 Mriya distrutto dai russi è già diventato un simbolo di questa guerra. Ecco l'omaggio motociclistico a questo gigante dei cieli
3 marzo 2022

L'Antonov AN-225 Mriya era un aereo da sogno, nato per assecondare negli anni 80 le ambizioni spaziali delle grandi potenze. Fu presentato nel 1989 durante il 38esimo Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget. L'Antonov si presentò con così tanta arroganza che diventò l'aereo  - giustamente - più chiacchierato. Arrivò infatti trasportando "sulle spalle" un Buran, l'equivalente russo dello Space Shuttle. Nessuno aveva mai visto e concepito nulla di simile. Un aereo lungo 84 metri, con 6 motori e 32 ruote. In grado di trasportare nella sua pancia 250 tonnellate di carico e di volare a una velocità fino a 850 chilometri orari. 

Negli anni l'orgoglio dell'aviazione ucraina è passato dall'essere legato a doppio filo ai trasporti militari a una carriera più "civile". Quando è scoppiata la guerra il Mriya si trovava a terra, impossibilitato a prendere il volo. Un motore infatti era stato smontato per essere riparato.

L'aviazione russa lo ha distrutto mentre era nell'hangar della base aerea di Hostomel. Con lui è andato in fumo uno dei simboli dell'aviazione e uno degli aerei culto per tanti appassionati. L'evento è stato così d'impatto che in moltissimi ne hanno parlato e in molti hanno voluto rendergli in qualche modo omaggio nei più disparati modi. 

Anche Kardesign, a modo suo, ha omaggiato l'AN-225 con un render della Kawasaki Ninja. La supersportiva giapponese veste i colori proprio dell'Antonov e con quelli della bandiera ucraina. Un'altra testimonianza e un altro simbolo di questa guerra. L'Antonov AN-225 era per tutti conosciuto come "Mriya" che in russo significa "sogno".

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