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Evidentemente c’era qualcuno, nel mondo, a cui non bastavano i 210 cavalli dichiarati (noi ne avevamo trovati 216 nella nostra prova) per la Kawasaki Ninja H2, l’ipersportiva che la Casa di Akashi ha realizzato con una spettacolare sinergia fra i vari dipartimenti di Kawasaki Heavy Industries, fra cui quello aerospaziale.
Grazie all’esperienza maturata con la Ninja H2 SX, infatti, la H2 vede crescere il suo valore di potenza massima a 231 cavalli dichiarati (ma se tanto ci dà tanto, è facile che nella realtà possa essere ancora superiore vista l’esperienza già citata) con l’arrivo di filtro aria, airbox, candele e centralina riviste.
Dal punto di vista della ciclistica arriva un aggiornamento alla dotazione di pneumatici (Bridgestone RS11 invece dei precedenti RS10) ma anche dell’impianto frenante, con l’adozione della nuovissima Brembo Stylema, che dal 2019 potrà venire adottata anche da altri modelli oltre la Ducati Panigale V4.
Altra novità piuttosto interessante è costituita dalla vernice autorigenerante, una componente sviluppata internamente con tecnologie già consolidate nel segmento automotive ma dalle caratteristiche nettamente superiori: a quanto pare, è sufficiente qualche minuto a temperatura moderatamente calde perché la verniciatura sia in grado di coprire graffietti e piccoli segni.
Altra novità è costituita dal cruscotto TFT, interfacciabile con una nuova app Rideology, che verrà rilasciata a breve e potrà mostrare e gestire intervalli di manutenzione, storico tagliandi, ma anche dati di ordinaria amministrazione come il livello del carburante, carica della batteria e quant’altro. Debutto del modello ai saloni invernali – presumibilmente già a Colonia – dopo l’anteprima che, stando ad Asphalt & Rubber, avverrà alla Speed Week di Bonneville in questi giorni.
E.L.