Kawasaki ZRX1200R Moto Legacy: eleganza senza tempo

Kawasaki ZRX1200R Moto Legacy: eleganza senza tempo
Con poche modifiche una youngtimer come la ZRX1200R si aggiorna nelle performance senza stravolgere il suo look elegante e aggressivo allo stesso tempo
18 marzo 2022

La Kawasaki ZRX1200R non è più in produzione da alcuni anni e ancora prima della sua uscita dai listini della Casa di Akashi la sua importazione in Italia fu interrotta, lasciando però uno zoccolo duro di appassionati che continuano ad apprezzare una moto che deriva in qualche modo dalle imprese di Eddie Lawson con la KZ1000R nell'AMA Superbike. Ciclistica classica, doppio ammortizzatore posteriore che guida un magnifico forcellone con capriata, motore tipicamente giapponese - nato 1100 e poi evoluto in 1200 cc - quattro magnifici carburatori Kehin ad alimentare le teste fornite di 4 quattro valvole per cilindro, cinque rapporti,e un comportamento  tipicamente Kawasaki, con un avantreno granitico e una dinamica di guida solida.

Molti proprietari di queste classic naked rifiutano di separarsene, ma potete sempre dare un'occhiata ai nostri annunci per vedere quelle in vendita, e dopo una decina d'anni o più magari iniziano a volere aggiornare le proprie ZRX. È questo il caso della moto curata dagli specialisti giapponesi di Moto Legacy e che ritroviamo sulle pagine di autoby.

 

 

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Non troppe le modifiche, che non hanno intaccato la splendida livrea di serie che è quella di una Limited Edition del 2016: pinze freno anteriore Brembo, tubi in treccia metallica, un plexi fumé, scarico Trickstar (molto diffuso in Giappone), una copia di pedane regolabili e poco altro. Al motore sono stati regalati quattro singoli filtri aria per far respirare meglio il motore ma crediamo che l'aumento di potenza, rispetto ai 110 cavalli inziali non sia così sensibile. Le sospensioni vedono la sostituzione della coppia posteriore di ammortizzatori originale con una coppia di Ohlins.

 

 

Altre piccole modifiche riguardano il manubrio che viene anche dotato di traversino di rinforzo, la pompa del freno anteriore che mostra un serbatoio separato e i contrappesi al manubrio.

Basta poco per rendere ancora godibile una moto che se volessimo immaginare nel mercato del 2022 troveremmo sicuramente con forcella USD, iniezione elettronica - indispensabile l'aggiornamento Euro 5 - pinze freno radiali, un impianto di scarico probabilmente molto più voluminoso per contenere i catalizzatori e... null'altro: a noi continua a piacere così com'è.

Fonte e foto: autoby