Kickboxer AWD Diesel
Bella è bella, non c'è che dire. La
Kickboxer di Ian McElroy del 2011 prende le distanze dalla concept del 2009 (trovate entrambe le versioni nella gallery a destra).
La moto di due anni fa era più tradizionale - si fa per dire - rispetto all'ultima creazione. Era spinta da un motore
boxer della Subaru, e che signor motore! Si trattava infatti del
quattro cilindri turbo della Impreza WRX Sti, 2.500 cc capaci di erogare
305 cavalli a oltre 6.000 giri nella versione stock.
Davvero inusuale era anche lo
schema delle sospensioni, che prevedeva l'impiego di
due forcelloni sulla scia di quanto fatto dalla Bimota Tesi e dalle ultime Vyrus.
Nel 2011 Ian si è spinto oltre. Ha infatti deciso di utilizzare la motorizzazione Subaru alimentata col meno pregiato, ma più virtuoso (dal punto di vista dei consumi) gasolio. La scelta è caduta sul quattro cilindri - ovviamente boxer - che eroga
una potenza massima di 150 cavalli a 4.000 giri, forte di una coppia di
oltre 30 kgm a soli 2.000 giri.
Un valore importante, difficile da gestire sulla sola ruota posteriore di una moto. Ed ecco che allora si è pensato a
una due ruote motrici. Il concept prevede l'impiego di
due lunghe catene di trasmissione finale, mentre lo schema delle sospensioni resta fedele a quanto visto sulla moto del 2009, ottimizzato.
Ma per chi vuole proprio esagerare, esiste la versione con una sola ruota motrice (quella arancione nella gallery).
Tutto bello e molto curato, vero?
Potenza dei software 3D, perché la Kickboxer nelle immagini è un "semplice"
rendering (vale a dire una rapprensentazione tridimensionale di alta qualità di un oggetto), che molto difficilmente vedremo mai sulle nostre strade.
Foto: Flickr