Kristian Ghedina: “Marc Marquez torna presto e vince” [L'INTERVISTA]

Kristian Ghedina: “Marc Marquez torna presto e vince” [L'INTERVISTA]
Quando rientrerà, dice il famoso discesista di Cortina, Marc sarà quello di prima e avrà una motivazione ancora più grande. Valentino? Continua perché si diverte e sa che può ancora fare risultati. Ghedina si sfoga col trial, quando ha tempo
16 febbraio 2021

Il figlio Natan ha soli cinque mesi e piange: è stanco, dice Kristian e non riesce a dormire; sento anche la voce di Patrizia, la sua compagna dal 2007, altoatesina ex atleta della nazionale. Ho letto giorni fa una sua intervista, e lei ridendo dice: “Kristian non è tanto normale, per lui tutto è una sfida, anche la spesa al super...”.

Kristian è Ambassador dei mondiali a Cortina, la sua città. In questi giorni ha parecchio da fare.

Ho provato la libera dieci giorni fa, non sciavo dall'otto marzo dell'anno scorso. Tutti preoccupati, mia sorella e Patrizia: adesso sei padre... Perché sanno che non sono capace di andare piano. Ho rischiato, un po’ ho rischiato, è passata una decina di giorni e sono ancora pieno di dolori. Qui non basta il mestiere, è come sui bump con la moto da cross, devi lavorare con le gambe, guai se la gamba ti cede...”.

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Kristian Ghedina è soprattutto un appassionato della velocità. Di anni ne ha cinquantuno, ha chiuso con lo sci internazionale nel 2006, tre medaglie ai mondiali e tredici vittorie di Coppa nel mondo. Ma resta temerario: per la gara mondiale di libera, domenica scorsa ha fatto l’apripista con la telecamera sul casco e sull’ultimo salto, poco prima del traguardo, non ha rinunciato ad esibirsi con la sua famosa “spaccata” aerea inaugurata nel 2004.

Ama il motociclismo e la MotoGP, che segue quasi sempre alla tivù e appena è possibile anche di persona. E’ amico di Campinoti, team Pramac, al Mugello e a Misano non manca mai, è stato al Red Bull Ring e spera di poter accettare l’invito di Paolo per l’ultima gara di Valencia, che ancora gli manca.

“Il mio favorito per il mondiale MotoGP? Marquez, se torna in tempo. Perché ha lasciato da vincente e quando rientrerà avrà ancora più motivazione per tornare a vincere”

E Valentino, che oggi compie quarantadue anni ed è ancora lì?

“Finché si diverte e riesce ancora a fare dei risultati fa benissimo a continuare… Certo è sempre più difficile e c’è il fattore rischio da non sottovalutare, ma un atleta è spinto ad andare avanti finché c’è la possibilità di lottare. C’è anche quel decimo titolo da conquistare, no? E la speranza guarda sempre da quella parte lì…”.

Ghedina e le gare sono una cosa sola. Moto e soprattutto auto: Superturismo, Posche SuperCup e F 3000: “La più bella esperienza, cinque gare dell’europeo, ma se sbagli ti fai male forte, non è come fare a sportellate nel turismo”. E infine anche la Superstar nel 2009 con piloti di F1 come Morbidelli e Martini, tante gare, qualche podio e un vittoria al Mugello. Ha iniziato a correre quando ha smesso di sciare. Velocità, sempre quella la molla. Con la stessa grinta e sempre per vincere.

Con la moto in pista solo una volta, al WDW a Misano con l'istruttore davanti. Ma ha fatto tre stagioni di campionato italiano motard, ha vinto due o tre gare.

“KTM mi aveva offerto la moto, potevo correre per loro. All'inizio mi passavano all'esterno, una rabbia! Ma poi la musica è cambiata: mi piace arrivare al limite, devo cadere per imparare dove è”.

Di moto adesso ne ha tre.

“Roba vecchia: un motard che ho appena rimesso a posto, ha dodici anni, bellissimo: un KTM 450. Poi un vecchio Runner 180 e una moto da trial, una Montesa Cota 315 che ho vinto in una gara di sci. Con questa vado un paio di volte l'anno con un mio amico della Badia, quel Ploner che con la motoslitta è il numero uno in Italia ed è stato campione mondiale di deltaplano. Andiamo su verso la Croda da Lago, a sud di Cortina, insomma andiamo dove si può e dove non è parco. Più che trial, motoalpinismo.”

Questo è Kristian Ghedina detto Broco, oppure Italjet. Una forza della natura.