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Come vi avevamo preannunciato, KTM presenta al Salone EICMA di Milano il modello d’ingresso della sua gamma Adventure bicilindrica con una 1050 che sacrifica qualcosa in termini di dotazione (rispetto naturalmente alle top di gamma) ma farà presumibilmente anche risparmiare diversi euro. Con i suoi 95 cavalli per 212 kg di peso la 1050 resta una moto dinamica e grazie al calo di cubatura diventa anche più parca nei consumi, aumentando l’autonomia e quindi la validità in ottica turistica.
Dal punto di vista estetico, l’Adventure 1050 mantiene una quasi totale identità con 1190 e 1290, tanto da poter essere facilmente scambiata per una delle sorelle maggiori. Dettaglio rivelatore sono sicuramente i cerchi in lega da 19 e 17”, con coperture dal disegno marcatamente stradale che valorizzano le caratteristiche turistiche del mezzo.
Invariata la dotazione elettronica in termini di gestione motore, con l’acceleratore ride-by-wire, possibilità di scelta fra diversi riding modes nonché controllo di trazione a più livelli d’intervento. Naturalmente presente anche l’ABS;a richiesta invece riscaldamento per sella e manopole, antifurto e quant’altro.
La dotazione ciclistica non costringe a grandi sacrifici: ferme restando le componenti telaistiche – il traliccio in tubi d’acciaio ormai tradizionale per KTM – l’impianto frenante è messo a disposizione da Brembo, mentre le sospensioni, che rinunciano alla regolazione elettronica, sono naturalmente WP.
Una moto che punta tanto quindi su versatilità ed accessibilità, con un peso piuttosto contenuto che esalta le doti dinamiche notoriamente patrimonio della famiglia Adventure e una cilindrata che la mette in rotta di collisione frontale con proposte giovani della concorrenza come Suzuki V-Strom 1000. Lodevole l’iniziativa KTM di fornire l’Adventure 1050 anche in versione depotenziata, guidabile quindi con patente A2.