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KTM ha visto crescere il proprio fatturato sino a 526,8 milioni di euro (+13,4%) nel 2011, anno in cui le vendite nel mondo hanno toccato quota 81.200 moto (+22,4%). Si tratta di una crescita considerevole, tenuto conto della contrazione generale delle vendite di due ruote in America ed Europa (-5%).
Il presidente della KTM, Stefan Pierer, attribuisce gran parte di questo straordinario successo alle vendite della Duke 125 e della gamma Enduro Competition. Grazie a loro infatti la quota della Casa di Mattighofen in Europa (il così detto maket share) è passata dal 4,9 al 6,3%. L'utile netto è cresciuto nel 2011 del 30,2% ed è di 20,7 milioni di euro.
Le previsioni sul 2012 indicano un mercato stagnante in America e in leggero calo in Europa. Per questo motivo KTM guarderà con sempre maggiore attenzione al mercato globale, al fine di essere presente e competitiva sui mercati emergenti. In quest'ottica va letta la partnership strategica col gruppo industriale Bajaj. Di recente è stata presentata la Duke 200 destinata anche ai mercati asiatici, che dovrebbe essere venduta in oltre 20.000 esemplari nella solo India.
Va sottolineata l'importanza cruciale della Duke 200, che è a tutti gli effetti la prima moto KTM venduta in tutto il mondo. Anche grazie a lei nel 2012 la Casa austriaca punta a crescere ulteriormente a livello di vendite e di fatturato.
La Duke 200 è una valida moto per muoversi in città, ma anche in tangenziale con consumi davvero bassi. Siamo nell'ordine dei 3,2 l/100km
Nel 2012 ci sono importanti novità nella vostra gamma. Una su tutte la Duke 200. Quali sono le vostre aspettative?
«La Duke 200 si presenta sul nostro mercato con una cilindrata anomala, a cui nessuno aveva ancora pensato. Si erano viste al massimo motorizzazioni a 2 tempi, mentre la nostra moto ha un motore a 4 tempi a iniezione elettronica. La Duke 200 sarà un modello strategico in tutto il mondo, speriamo anche in Italia. Siamo molto fiduciosi perché ha ottime caratteristiche; è una valida moto per muoversi in città, ma anche in tangenziale e in autostrada con consumi davvero bassi. Siamo nell'ordine dei 3,2 l/100km. Un risultato eccellente, che sta a cuore a chi usa la moto tutti i giorni e si confronta con un prezzo della benzina altissimo. Sottolineo che il motore di 200 cc non è un semplice 125 maggiorato, cambiano infatti anche i carter che sono specifici per questa motorizzazione. Dalla rete abbiamo già un buon riscontro sulla Duke 200. Da parte nostra spingeremo molto con i demo ride per far provare la moto ai clienti. Daremo a ogni dealer una moto per questo scopo. Anche sulla Duke 690 è stato fatto un grande lavoro per abbracciare una clientela ancora più ampia. La moto ha un prezzo molto competitivo unito a un'elevata qualità. Basti pensare al motore da ben 70 cavalli dotato di ride by wire e alla possibilità di montare l'ABS».