Angelo Crippa (KTM): "La Duke 200 supererà i 30 km/l"

Angelo Crippa (KTM): "La Duke 200 supererà i 30 km/l"
KTM ha venduto nel 2011 ben 81.200 moto (+22,4%), in controtendenza rispetto al mercato (-5%). Angelo Crippa (AD KTM Italia) commenta i risultati in Italia e ci parla della Duke, una moto adatta anche al nostro Paese
21 febbraio 2012

Punti chiave

KTM ha visto crescere il proprio fatturato sino a 526,8 milioni di euro (+13,4%) nel 2011, anno in cui le vendite nel mondo hanno toccato quota 81.200 moto (+22,4%). Si tratta di una crescita considerevole, tenuto conto della contrazione generale delle vendite di due ruote in America ed Europa (-5%).
Il presidente della KTM, Stefan Pierer, attribuisce gran parte di questo straordinario successo alle vendite della Duke 125 e della gamma Enduro Competition. Grazie a loro infatti la quota della Casa di Mattighofen in Europa (il così detto maket share) è passata dal 4,9 al 6,3%. L'utile netto è cresciuto nel 2011 del 30,2% ed è di 20,7 milioni di euro.

Le previsioni sul 2012 indicano un mercato stagnante in America e in leggero calo in Europa. Per questo motivo KTM guarderà con sempre maggiore attenzione al mercato globale, al fine di essere presente e competitiva sui mercati emergenti. In quest'ottica va letta la partnership strategica col gruppo industriale Bajaj. Di recente è stata presentata la Duke 200 destinata anche ai mercati asiatici, che dovrebbe essere venduta in oltre 20.000 esemplari nella solo India.
Va sottolineata l'importanza cruciale della Duke 200, che è a tutti gli effetti la prima moto KTM venduta in tutto il mondo. Anche grazie a lei nel 2012 la Casa austriaca punta a crescere ulteriormente a livello di vendite e di fatturato.


Angelo Crippa (AD KTM Italia) commenta i risultati di KTM in Italia

Abbiamo chiesto ad Angelo Crippa (Amministratore Delegato di KTM Italia) di commentare il risultato positivo dell'azienda, con un occhio di riguardo al mercato italiano.

Come si è chiuso il 2011 per KTM in Italia?
«Abbiamo realizzato un +1,5% rispetto al 2010. Abbiamo mantenuto quindi i numeri dell'anno precedente, con un piccolo incremento. In questo ci ha aiutato l'arrivo della Duke 125 e della 350 EXC da enduro, che hanno bilanciato il calo delle moto stradali spinte dal monocilindrico 690. La produzione di queste era infatti calata per fare spazio alle nuove 690 che saranno vendute nel 2012 (Duke 690, ma anche Enduro R ed SMC R 690). Anche la superbike RC8 ha avuto un buon incremento di vendite (+50 moto), grazie al riposizionamento di prezzo. E un risultato positivo è quello della SMT, con 380 immatricolazioni (+40 moto rispetto al 2010). Nel complesso quindi abbiamo tenuto, merito anche della nostra rete di vendita che ha lavorato bene».

Quali sono state le moto più vendute in Italia?
«La best seller è ancora la 125 EXC da enduro, seguita dalla Duke 125 e dalla gamma di moto da enduro EXC a 2 e 4 tempi. La 125 EXC è calata nelle vendite rispetto al 2010, segno evidente che la crisi c'è e si è fatta sentire nelle famiglie che comprano la moto dei figli sedicenni. Siamo andati bene nel cross, che è cresciuto del 23% rispetto all'anno precedente. Sono piaciute le 250 e 350 a iniezione elettronica a 4 tempi, ma ha riscosso un successo di rilievo anche la 250 a due tempi». 
 

La Duke 200 è una valida moto per muoversi in città, ma anche in tangenziale con consumi davvero bassi. Siamo nell'ordine dei 3,2 l/100km

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Nel 2012 ci sono importanti novità nella vostra gamma. Una su tutte la Duke 200. Quali sono le vostre aspettative?
«La Duke 200 si presenta sul nostro mercato con una cilindrata anomala, a cui nessuno aveva ancora pensato. Si erano viste al massimo motorizzazioni a 2 tempi, mentre la nostra moto ha un motore a 4 tempi a iniezione elettronica. La Duke 200 sarà un modello strategico in tutto il mondo, speriamo anche in Italia. Siamo molto fiduciosi perché ha ottime caratteristiche; è una valida moto per muoversi in città, ma anche in tangenziale e in autostrada con consumi davvero bassi. Siamo nell'ordine dei 3,2 l/100km. Un risultato eccellente, che sta a cuore a chi usa la moto tutti i giorni e si confronta con un prezzo della benzina altissimo. Sottolineo che il motore di 200 cc non è un semplice 125 maggiorato, cambiano infatti anche i carter che sono specifici per questa motorizzazione. Dalla rete abbiamo già un buon riscontro sulla Duke 200. Da parte nostra spingeremo molto con i demo ride per far provare la moto ai clienti. Daremo a ogni dealer una moto per questo scopo. Anche sulla Duke 690 è stato fatto un grande lavoro per abbracciare una clientela ancora più ampia. La moto ha un prezzo molto competitivo unito a un'elevata qualità. Basti pensare al motore da ben 70 cavalli dotato di ride by wire e alla possibilità di montare l'ABS».
 

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