KTM Duke 890 2021, tutto quello che c'è da sapere

La seconda generazione della naked media di Mattighofen arriva a febbraio. Propulsore più potente, ciclistica ed elettronica migliorate
19 gennaio 2021

Eccola qui, la KTM Duke 890: il passaggio all'Euro-5 segna, così come già avvenuto per la sorella Adventure, l'adozione del motore 890 sulla seconda generazione della naked media di Mattighofen, che guadagna così in prestazioni e coglie l'occasione per "limare" quelle poche imperfezioni che avevano sporcato il... quadro d'autore costituito dalla precedente Duke 790.

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A tre anni di distanza dalla prima 790 Duke che aveva debuttato a EICMA 2017 a un anno dal disvelo del primo prototipo, arriva quindi la seconda versione, equipaggiata dal bicilindrico parallelo LC8c da 889 cc già patrimonio della Duke 890R. Il nuovo propulsore, più sofisticato anche in termini di elettronica, non comporta aggravi in termini di peso, il cui valore rimane fissato a 169 kg a secco, ma aumenta sostanziosamente le prestazioni facendo lievitare potenza e coppia a 115 cavalli e 92 Nm dai 105 e 87 della 790, e determinando quindi un rapporto peso/potenza tale da poter andare a infastidire mezzi dalla cubatura ben superiore.

Considerando inoltre l'agilità del modello 790, non fa gridare allo scandalo il fatto che le masse rotanti interne (albero motore e trasmissione) aumentino del 20%, perché la cosa contribuisce a garantire una maggior stabilità in curva, garantendo anche una risposta più regolare a pastosa ai bassi e ai medi regimi. Il serbatoio da 14 litri, stante un consumo pari a 4,8 litri per 100 km, dovrebbe assicurare un'autonomia vicina ai 300 km.

Dotazione elettronica

Il pacchetto elettronico, gestibile attraverso il display TFT (che supporta la connettività KTM MY RIDE) e l'ormai familiare blocchetto sinistro, prevede tre riding mode che integrano le impostazioni dell'acceleratore ride-by-wire e dei controlli elettronici di assistenza pilota, ora più raffinati grazie all'adozione di una piattaforma inerziale a sei assi.

Le tre modalità Rain, Street e Sport possono venire integrate dal Track mode optional, che offre ai più esperti la possibilità di regolare in maniera fine tutte le impostazioni nell'uso più spinto. Il controllo di trazione lavora quindi su nove livelli, l'anti-impennata è disinseribile e la legge di apertura dei corpi farfallati rispetto all'acceleratore regolabile su tre livelli.

Completano il quadro il launch control, che tiene il propulsore al numero di giri ideale per garantire la partenza più efficace, l'ABS cornering (con modalità Supermoto, ovviamente) e (anche questo optional) il Quickshifter+ che lavora su un pedale del cambio più corto e dotato di molle più leggere.

La ciclistica

La ciclistica rimane basata su un telaio a traliccio in acciaio al Cromo-Molibdeno, con un telaietto reggisella in alluminio pressofuso (al cui interno alloggiano prese d'aria, cassa filtro e batteria) e il propulsore utilizzato come elemento stressato. Evolute invece le sospensioni WP Apex nelle componenti interne, pur con regolazioni invariate (c'è solo il precarico sul monoammortizzatore) e l'impianto frenante, che ora conta su pastiglie più sportive e performanti.

La KTM Duke 890 diventa anche più accessibile, con una sella ridotta nell'altezza a 820 mm (-0,5 mm) e nuova gommatura Continental ContiRoad, più rapide nel riscaldamento.

 

Naturalmente molto ampia la scelta di accessori originali nel catalogo PowerParts, per personalizzare la moto tanto a livello estetico che prestazionale.

Prezzo e disponibilità

La KTM Duke 890 arriverà nelle concessionarie a febbraio 2021 nelle due colorazioni (Orange e Black) a un prezzo di 10.700 euro franco concessionario. Sarà disponibile anche nella versione 890L, depotenziata per la guida con patente A2, a prezzo invariato. La versione 890L (caratterizzata da una potenza massima di 90 cavalli) è successivamente ripotenziabile una volta decadute le limitazioni alla guida.

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