KTM punta alla Moto3 e al Supercross USA. In arrivo la Duke 200

KTM punta alla Moto3 e al Supercross USA. In arrivo la Duke 200
Siamo stati in Austria per conoscere le strategie dell’Azienda per il prossimo anno. Mirino puntato sul Supercross USA, con Ryan Dungey, e sulla Moto3, forte del nuovo motore 250. In arrivo anche la Duke 200
5 ottobre 2011


Salisburgo (Austria)
Lo spettacolare Hangar 7 di proprietà della Red Bull, presso l’aeroporto di Salisburgo, ospita l’incontro della KTM con la stampa internazionale. L’amministratore delegato della Casa austriaca, Stefan Pierer, ha tanto da raccontare ai giornalisti. Ci sono gli allori del 2011 da valorizzare, primi su tutti quelli di Antonio Cairoli nella MX1 e di Ken Roczen nella MX2, i successi di Martin Bauer nel Campionato Superbike IDM, e poi ci sono gli obiettivi del 2012 che puntano a consacrare la KTM nell’olimpo delle Case costruttrici ai vertici dei più prestigiosi tornei iridati.
E a Mattighofen l’anno prossimo alzeranno decisamente l’asticella, entrando da protagonisti nel Motomondiale nella Classe Moto3 e nel Supercross USA, nella classe regina delle 450 cc.

La Moto3. Il futuro KTM è anche nelle piccole cilindrate. In arrivo le Duke 200 e in seguito 350

Stefan Pierer parla con orgoglio del debutto della KTM nel Motomondiale, è infatti pronta la Moto3 spinta dall’evoluto motore monocilindrico di 250 cc.
“Siamo sicuri – dice l’AD della KTM – di avere la migliore 250 4 tempi. L’esperienza maturata nel motocross e in genere coi motori 4 tempi ci ha permesso di realizzare questo incredibile propulsore, con cui puntiamo a fare benissimo nella Moto3”.
La KTM crede molto nella nuova categoria, che prenderà il posto della 125 e che darà ulteriore visibilità e impulso alle vendite della famiglia delle piccole Duke. Alla 125 sarà infatti presto affiancato il modello di 200 cc (probabilmente già all’EICMA) e in seguito di 350 cc.
La nuova Duke ha ricevuto un’ottima accoglienza sui mercati europei e punta a divenire una best seller anche in Malesia e sui mercati asiatici dove la KTM ha rafforzato la sua presenza anche in virtù della partnership con Bajaj.
Il propulsore di 249,5 cc è stato sviluppato dal team di lavoro dell’ingegnere Wolfgang Felber. Ha 4 valvole radiali  in titanio, gira sino a 14.000 giri e pesa solo 25 kg. Va revisionato ogni 2.000 km (una bella percorrenza per un motore da competizione) e ha un maxi alesaggio di 81 mm per soli 48,5 di corsa.
Soprattutto, grazie alla presenza della KTM nella nuova classe, la Moto3 si prepara a regalarci un grande spettacolo.

Il mondo visto dalla KTM

E’ sempre Stefan Pierer (di cui presto pubblicheremo l’intervista sulle pagine di Moto.it) che ci racconta il 2011 visto dal ponte di comando della Casa austriaca.
“La crisi è arrivata tre anni fa in modo deciso, forte e a tratti inatteso. Negli USA, mercato per noi assai importante, si è perso il 50% delle vendite. Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo concentrati sul settore racing, sviluppando una gamma di moto da gara che è presto diventata un punto di riferimento per i competitor. I successi nelle corse sono fondamentali per la KTM perché sostengono le vendite e permettono di confermarsi market leader dell’offroad racing negli ultimi due anni in Europa, e nel 2011 anche negli USA. Anche il successo nell’IDM dimostra la bontà della nostra moto stradale RC8 che con Martin Bauer ha battuto la migliore concorrenza europea e giapponese in Germania”.

Antonio Cairoli racconta il suo quinto trionfo

Tony Cairoli è fresco del suo quinto titolo iridato, il secondo consecutivo nel team KTM in sella alla SX-F 350 con cui ha dominato la MX1.
“Nel 2010 - ci racconta Antonio - è stata una grande opportunità entrare in KTM. Allora nessuno sapeva se la 350 sarebbe stata adatta a battere le 450 della MX1. In questi anni abbiamo lavorato tanto e la moto si è rivelata stupenda, perfetta per correre nella classe regina. Nel 2011 ho avuto un inizio difficile, ho stirato i legamenti e danneggiato il menisco. È stata davvero dura, ma appena ho cominciato a stare meglio sono riuscito a tornare ai miei livelli e a divertirmi. Poi, dopo la Germania, è mancata mia mamma: è stato un momento molto difficile. La stagione si è conclusa con il piccolo incidente al Nazioni, che non pregiudicherà in alcun modo la mia preparazione per il 2012”. 
Nei prossimi giorni troverete su Moto.it la video-intervista doppia a Cairoli e Roczen.
 

Pit Beirer lo dice senza giri di parole: non ci interessa partecipare, ma vincere! Dungey in questi giorni ha provato la KTM 450 per la prima volta e ha girato su tempi esaltanti. Siamo davvero soddisfatti

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Pit Beirer presenta il Dream Team. "Nel 2012 puntiamo in alto"!

Il direttore sportivo della KTM ha le idee ben chiare circa gli obiettivi agonistici della Casa austriaca. La strategia è precisa e punta a confermarsi nella MX1 con i due campioni, Antonio Cairoli e Max Nagl. Nella MX2, orfana di Roczen in partenza per gli States, le risorse sono concentrate sul giovane e già vicecampione del mondo Jeffrey Herlings.
Il Supercross USA accende i fuochi d’artificio orange e vede protagonista un dream team che schiera Musquin e Roczen nella Lites 250 East e West Coast, mentre il neo acquisto Ryan Dungey è chiamato a portare la SX-F 450 al primo trionfo della Casa europea nella classe regina del Supercross americano.
Pit Beirer lo dice senza giri di parole: “Non ci interessa partecipare, ma vincere! Dungey in questi giorni ha provato la KTM 450 per la prima volta e ha girato su tempi esaltanti. Siamo davvero soddisfatti”.
E le soddisfazioni arrivano anche dalla Superbike RC8 che, dopo soli tre anni di sviluppo, ha dimostrato nell’IDM di aver colmato il gap con la concorrenza spietata delle moto giapponesi ed europee.
Il titolo di Martin Bauer nella Superbike tedesca dà infatti una grande carica al reparto corse austriaco, che attende di conoscere i nuovi regolamenti del Mondiale Superbike e Superstock per decidere con quali risorse prendere parte alle corse.
 
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