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"Gli ultimi dodici mesi sono stati durissimi per l'industria in generale, e KTM ne ha sofferto come qualunque altro costruttore", ha dichiarato Shaun Sisterson, direttore esecutivo della filiale inglese di KTM. "Tuttavia abbiamo imparato la lezione, e prese le debite contromisure per far sì che il nostro futuro non sia in pericolo", ha specificato il dirigente.
Nonostante la situazione sia tutt'altro che positiva, Sisterson identifica chiaramente i principali punti che stanno alla base di una perdita di questa portata: "L'ottanta per cento dell'ammanco dichiarato è attribuibile a costi di ristrutturazione, e comprende anche i 33,1 milioni di euro impiegati per lo sviluppo e l'ingegnerizzazione del progetto relativo alla vettura X-Bow. Per il 2010, in KTM ci si attende un leggero aumento delle vendite in generale, grazie all'introduzione dei nuovi modelli da cross e delle 125 stradali, con conseguenti risultati positivi per il bilancio annuale. In prossimità del termine del nostro primo trimestre finanziario, i primi segnali ci fanno pensare che la cosa sia possibile".
L'obiettivo di vendere 17.000 moto nel primo trimestre finanziario è stato centrato
I “costi di ristrutturazione” citati da mr. Sisterson riguardano il taglio di 620 dipendenti KTM a livello mondiale (ai quali esprimiamo chiaramente la nostra solidarietà n.d.r.), il che, naturalmente, è stato parecchio oneroso per l'azienda. Quanto ai segni di ripresa, in effetti l'obiettivo di vendere 17.000 moto nel primo trimestre finanziario è stato centrato, e questo fa certamente ben sperare per il prossimo futuro. Anche se di sicuro non sarà immediato recuperare un ammanco finanziario così elevato.
L’anno commerciale 2008/09 di KTM in numeri:
>> Fatturato: EUR 454.6 m
>> Unità vendute: 64,080
>> Profitto calcolato dopo i costi di ristrutturazione : EUR -81.4 m