KTM trasferisce alcune attività in India e Cina

KTM trasferisce alcune attività in India e Cina
In un comunicato Pierer Mobility ha esplicitato la strategia per i Marchi del Gruppo. Oltre il rinnovato e incrementato focus sulle moto c'è la delocalizzazione parziale delle attività produttive e di ricerca e sviluppo in Cina e India
10 gennaio 2024

Alla fine del 2023 Pierer Mobility Group ha svelato le prospettive di sviluppo delle proprie strategie per il 2024 e gli anni successivi, attraverso un comunicato pubblicato sulle proprie pagine.

La prima cosa che balza evidenza è la direzione impressa all'intero Gruppo che intensifica i propri sforzi nel segmento due-ruote (sia moto che biciclette, ma non le muscolari: i brand Raymon e FELT verranno dismessi per concentrarsi sulle e-bike).

A partire dall’anno finanziario 2024 queste attività del Gruppo saranno rappresentate da due segmenti: da una parte “Motociclette” e dall'altro “E-Mobility” con quest'ultimo che comprenderà oltre alle biciclette elettriche, tutti i veicoli a due ruote alimentati elettricamente, a partire dalle moto elettriche.

Nel comunicato emerge la volontà di concentrarsi ulteriormente sui marchi premium KTM, GASGAS, Husqvarna e MVAgusta, recente ingresso nella famiglia del Gruppo austriaco, decisione che viene affiancata da quella di "trasferire parti della produzione per singoli modelli di fascia media e alcune attività di ricerca e sviluppo" presso due dei più forti partner di Pierer Mobility AG: i colossi Bajaj Auto (India) e CFMOTO (Cina). Si tratta di una decisione che, nel comunicato, viene attribuita alle sfavorevoli condizioni economiche europee e che porterà vantaggi in termini di costi, oltre a poter contribuire ad accelerare i processi di sviluppo e industrializzazione.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Nella stessa nota Pierer Mobility fa notare che il difficile contesto economico globlale impatterà sull'anno finanziario 2024. Per il Gruppo Pierer Mobility il 2024 sarà un anno di consolidamento teso a rafforzare il core business anche grazie a misure di riduzione dei costi nell’ordine di milioni a due cifre, al fine di garantire la redditività. Se per il 2023 il Consiglio di amministrazione ha previsto una crescita del fatturato compresa tra il 7% e il 9% con un margine EBIT compreso tra il 5% e il 7%, la previsione per il 2024 parla di un fatturato complessivo pressoché invariato con un margine EBIT tra il 5 e il 7%.

 

Argomenti

Caricamento commenti...