L'altalena dei prezzi carburante

Di questi giorni la notizia che gli attacchi portati alle navi in transito nel Mar Rosso da parte delle milizie yemenite, supportate dall'Iran, abbia spinto gran parte degli armatori, tra cui Msc, Maersk, Hapag-Lloyd, Evergreen e Cma-Cgm, a deviare le rotte delle proprie navi. Circumnavigare l'Africa ha però dei costi e dei tempi ben superiori rispetto all'attraversamento del braccio di mare che costeggia la Penisola Arabica.
In attesa che una task force internazionale composta da navi e aerei di circa una ventina di Paesi (ra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Giappone), inizi a pattugliare e scortare le navi, la programmazione è alquanto incerta.
Anche l'Italia si è già attivata, inviando nella zona la "Virginio Fasan", una fregata di classe Fremm (Fregata Europea Multi Missione), ad oggi presente al largo della costa Israeliana, e in precedenza impegnata in missioni di contrasto al fenomeno della pirateria somala..
tutto questo si lega all'attuale andamento dei listini carburanti, con Eni che ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio, per la benzina verde si tratta del primo rialzo dal 12 settembre (da allora il gruppo del Cane a sei zampe ha ridotto i prezzi consigliati di 24 centesimi al litro), mentre per il diesel è il primo aumento dal 15 settembre, mese dal quale il calo è stato di 22 centesimi.