Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Sapevate che Yamaha aveva prodotto motori a tre cilindri ancora prima dell'apparizione dell'ottimo CP3 in dotazione alla MT-09? La genesi del primo tre cilindri della Casa di Iwata è collocata intorno alla metà degli anni '70 quando vengono pensionate la bicilindrica parallela di stampo inglese XS650 e la successiva controversa TX750 che subì dei richiami per ovviare a dei problemi di lubrificazione. La roadster XS750 è l'arma della riscossa in un segmento che vedeva già le altre Case giapponesi (ma anche le italiane) darsi battaglia sul piano delle prestazioni.
Il suo motore a tre cilindri in linea raffreddato ad aria e con distribuzione a doppio albero in teste e due valvole per cilindro esprime 64 cavalli, è alimentato da tre carburatori da 34 mm e mostra - orogogliosamente - ancora la leva per l'avviamento a pedale sul lato destro, anche se è equipaggiato con l'avviamento elettrico. Le ruote sono da 19 e 18 pollici, l'impianto frenante è composto da una terna di dischi (gli anteriori da 267 mm) e in definitiva tutta la ciclistica è tradizionale, comrpesa la coppia di ammortizzatori posteriori vincolati al forcellone il cui braccio sinistro contiene l'albero della trasmissione finale. Le prestazioni sfiorano i 190 km/h di velocità massima e il peso si attesta a 213 kg, numeri assoluti che è possible trovare accoppiati anche in moto contemporanee (se volete, potete fare un veloce test con la nostra ricerca avanzata nella pagina dei listini).
La XS750 non è un fulmine di guerra quindi, ma ha buone prestazioni e veniva proposta per un turismo "allegro" grazie anche all'abbondante spazio per il passeggero e alla comodità della posizione di guida. Una via di mezzo, se volessimo fare un improbabile paragone con le tre cilindri Yamaha di oggi, tra la Tracer 9 e la XSR 900.
Non è una moto rarissima, ma non è nemmeno molto facile vederla per le strade - nemmeno la sua successiva evoluzione di 826 cc - ed è per questo che abbiamo visto con piacere che sul sito Bringatrailer è stato appena venduto un esemplare del 1977 per la cifra con certo astronomica di 2.200 dollari.
L'esemplare appare in buono stato complessivo con le normali magagne di una moto con 45 ani vita come l'aribox tirato via e sostituto da tre filtri singoli, un silenziatore corroso, qualche problema ai blocchetti elettrici ma in definitiva nulla che possa fara dire che la XS750 in vendita sia in cattive condizioni. E, del resto, sull'affidabilità del motore a tre cilndri Yamaha non ci sono mai state lamentele di rilevo: sicuramente con poca spesa il nuovo proprietario potrà riportarla all'antico splendore e, magari, affiancarla in garage a una XS1100, la moto che sancì l'ingresso di Yamaha nelle prestazioni top con i suoi 95 cavalli. Ma questa è un'altra storia.
Foto: bringatrailer.com