L'emendamento passato in Commissione Trasporti? Ragionevole, ma non facciamoci troppe illusioni

L'emendamento passato in Commissione Trasporti? Ragionevole, ma non facciamoci troppe illusioni
Da marzo inizierà la discussione finale nelle due camere e poi finalmente le modifiche al Codice della strada (che vanno sui giornali da mesi come cosa fatta) saranno una realtà. Ma sui guardrail e su altri punti che ci stanno a cuore... parole vaghe.
23 febbraio 2024

La Commissione Trasporti ha concluso il suo lavoro e gli emendamenti al Codice della Strada sono stati meglio definiti. Li abbiamo analizzati qui nel pezzo di Alberto Raverdino: hanno subìto non pochi aggiustamenti rispetto alle dichiarazioni che il Ministro Salvini aveva rilasciato con generosità negli ultimi mesi ed ora dovrebbero approdare alla discussione definitiva nelle due camere. I tempi non sono certissimi.

Tra le cose che ci interessano di più c'è l'uso del cellulare alla guida. Premesso che nessuna sanzione farà cambiare abitudini a tanti italiani al volante -soltanto i controlli capillari darebbero risultati concreti- va detto che la Commissione ha cercato misure realisticamente severe. Multe da 250 a 1000 euro, che salgono per i recidivi a 350/1400, e poi la sospensione "breve della patente".

Intendiamoci, noi sappiamo che servirà a poco anche questa nuova misura, visto che sono in tanti a circolare impunemente senza patente (e senza assicurazione). Soltanto il fermo immediato del mezzo potrebbe colpire certa gente, ma è chiaro che non si potrà mai arrivare a tanto. Ma insomma. Sorpreso con lo smartphone in mano mentre guida, soltanto chi ha 20 punti sulla patente se la caverebbe senza danni. Chi ne ha da 10 a 19 si vedrebbe sospendere la patente per una settimana, chi ne ha meno di 10 la perderebbe per 15 giorni. Speriamo che si faccia qualche controllo in più.

Guardrail? I motociclisti probabilmente saranno presto riconosciuti come categoria vulnerabile e quindi da proteggere con attenzione particolare, ma tra il dire e il fare... La Commissione si è limitata ad accogliere un emendamento che prevede l'installazione della terza fascia del guardrail "ove prevista". Troppa vaghezza: la materia è molto complessa, ok, ma la sensazione è che tra Mit e Anas si perda del tempo.

Autovelox? Salvini ha recentemente annunciato strette per i Comuni e una moralizzazione generale, invece la Commissione si è limitata a rivedere un dettaglio della normativa: nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale (nello spazio di un'ora e con lo stesso gestore) non si sommeranno più le sanzioni ma se ne pagherà una sola: quella più grave, aumentata di un terzo.

Multe? Ci sarà un tetto massimo degli interessi, la maggiorazione non potrà essere superiore al 60% salvando così quei malcapitati che "si dimenticano" di pagare e oggi potrebbero trovarsi con migliaia di euro da sborsare dopo anni.

E a proposito, cosa si dice delle percentuali dei proventi delle multe da destinare alla sicurezza stradale? Niente di preciso, come al solito, ma soltanto generiche raccomandazioni.

E infine i neopatentati. Qui le novità sembrano equilibrate. Il periodo di limitazione alla guida passerebbe da un anno (tale è oggi) a tre anni, che non è poco. Ed è vero che sale per loro anche il tetto della potenza massima (semplificando, da 55 a 75 kW per tonnellata), ma gridare allo scandalo come hanno fatto alcuni giornali è esagerato. Perché è vero che se in famiglia c'è una automobile di media cilindrata, non ha senso che oggi sia vietata al neopatentato. Non stiamo parlando di una Lamborghini... e poi restano in vigore precisi limiti di velocità sia su strada sia in autostrada. Sempre che si riesca a farli rispettare.

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