L'Enduro al Passo del Brallo con la FFasola School

L'Enduro al Passo del Brallo con la FFasola School
Tre giorni dedicati all'apprendimento delle tecniche di guida in fuoristrada con la scuola di Fabio Fasola. A luglio al Passo del Brallo, per tutti i livelli di esperienza
11 maggio 2016

E' tutto pronto per l'appuntamento con il corso di guida tenuto da Fabio Fasola, e dalla sua FFasola School, al Passo del Brallo, sull'Appennino Ligure. Chi è stato al Passo del Brallo e lì ha incontrato l’enduro, è fortunato: ha avuto il battesimo del fuoristrada in una delle cattedrali di questa bella specialità. Per questo chi c’è stato ci torna, più volte se possibile, per respirare l’aria di quell’atmosfera così speciale, e per ricordarsi da dove è venuto. Ci son altri posti non meno importanti nella storia dell’andare in moto in fuoristrada, lo sa bene Fabio Fasola, che li ha scelti e uniti in una costellazione di stelle di prima grandezza: il Passo del Brallo è uno di questi. Anzi, detto tra noi, è il primo, è il luogo dove tutto ha avuto inizio.
Il “remake” dell’Enduro Camp Passo del Brallo è fatto per chi vuol passare attraverso la storia, e farne parte.

Dal 1 al 3 luglio la FFasola School sarà in questo luogo, occasione imperdibile per ricevere gli insegnamenti dal campione Fabio Fasola, tre giorni di full immersion nell’enduro dedicati all’apprendimento delle tecniche di guida. Il corso è aperto a tutti i livelli di esperienza. Disponibilità di moto a noleggio previa richiesta (per info vedi qui).

Il Passo del Brallo cambia, diventa un luogo più accogliente. L’antica Baita dei cacciatori di enduro è diventata un luogo quasi lussuoso, a suo modo chic. Ma l’ospitalità è sempre la stessa, famigliare, complice, fraterna. Come si addice a un luogo di frontiera, dove sostano contrabbandieri e cacciatori, passanti e pellegrini. Ma qui, lo abbiamo già detto, si viene per una cosa soltanto, e quella cosa, i percorsi, la montagna, le mulattiere, sono rimaste le stesse. Ecco perché al Brallo viene meglio, e perché passare all’esame della storia lascia un segno indelebile. Si viene per il piacere di andare in moto, e di vedere che la propria tecnica migliora, scandita dai passaggi su quei percorsi che non hanno niente di esotico, ma sono puri, sinceri e talvolta davvero difficili, mitici anche per quelli che vivono a due dozzine di chilometri di distanza in piena civiltà.

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