L'europarlamento boccia la revisione obbligatoria

L'europarlamento boccia la revisione obbligatoria
No degli eurodeputati all'introduzione di norme comuni nell'Ue per la revisione obbligatoria dei motocicli. Libertà di scelta alle singole autorità nazionali
31 maggio 2013

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No degli eurodeputati all'introduzione di norme comuni nell'Ue per la revisione obbligatoria dei motocicli. La commissione Trasporti dell'Europarlamento ha deciso di lasciare libertà di scelta alle singole autorità nazionali, bocciando la proposta della Commissione europea che avrebbe introdotto standard minimi di sicurezza in tutti i Paesi membri. "L'introduzione dell'obbligo di revisione per i motocicli non è passata anche per il voto negativo di alcuni parlamentari italiani del Partito popolare europeo", ha denunciato l'eurodeputato Franco Frigo (Pd).

"E' stata una sconfitta decisiva per il Parlamento, dato che il testo prevedeva l'introduzione di standard di sicurezza del tutto assenti in alcuni Paesi", ha aggiunto. Gli eurodeputati hanno anche bocciato la richiesta della Commissione Ue di revisionare annualmente le automobili con più di sei anni, ma hanno invitato a introdurre controlli ogni due anni a partire dal quarto anno d'immatricolazione. Niente da fare anche per la proposta d’introdurre revisioni annuali dopo i 160 mila chilometri, bocciata dagli eurodeputati preoccupati che potesse alimentare le frodi sui contachilometri.

I voti di oggi fanno parte di un ampio pacchetto incentrato sui controlli tecnici sui veicoli. Tale pacchetto arriverà in plenaria a Strasburgo a luglio e, con tutta probabilità, alcuni eurodeputati cercheranno di reintrodurre l'emendamento sull'introduzione di controlli più stringenti sui motocicli.

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