L'Harley dello tsunami diventa un simbolo a Milwaukee

L'Harley dello tsunami diventa un simbolo a Milwaukee
L'H-D travolta dallo tsnumani giapponese e ritrovata in Canada ora finirà nel museo Harley-Davidson come simbolo della tragedia dell'11 marzo 2011
28 maggio 2012

8.000 km sono un viaggio di tutto rispetto per una moto, soprattutto se invece che sull'asfalto sono fatti tra le onde dell'Oceano Pacifico. La storia dell'Harley-Davidson FXSTB Softail Night Train ha fatto il giro di tutto il mondo, stupendo e commuovendo ogni motociclista. Ora però la moto di Milwaukee tornerà a casa, non in Giappone, ma proprio negli States, nel museo Harley-Davidson. E' stato il proprietario a volere che la sua moto non gli fosse restituita, ma che fosse esposta per diventare un simbolo della tragedia che ha colpito il Giappone.

Ikuo Yokoyama, 29 anni, alla fine di aprile è stato informato che la sua moto era stata ritrovata in Canada. Era arenata in una spiaggia ancora dentro al piccolo box dove lui l'aveva parcheggiata dall'altra

Il box con l'harley ritrovato in Canada
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parte dell'oceano. Ikuo nello tsunami ha perso la casa, è stato costretto a trasferirsi in un'altra regione del Giappone e ha dovuto ricominciare una nuova vita. La sua Harley era un problema irrilevante. Poi, da un giorno all'altro, la moto era su tutti i giornali, migliaia di harleysti si offrivano di aiutarlo economicamente a ripararla e poter ritornare in sella. Anche la Casa di Milwaukee si era offerta di restaurarla e rimandargliela, ma Ikuo ha preferito che la sua moto rimanesse come l'oceano l'aveva cambiata. Ha chiesto solo una cosa: che venisse lasciata come è stata trovata, che non venissero cancellati i segni dello tsunami, anzi che diventasse un simbolo, e la memoria nel museo Harley-Davidson di ciò che era successo nel suo Paese l'11 marzo 2011, giorno in cui persero la vita più di 15 mila persone.

«E' incredibile che la mia Harley sia stata ritrovata in Canada dopo un anno -ha detto- voglio ringraziare Peter che l'ha trovata, mi dispiace non potergli far visita per esprimergli di persona la mia gratitudine. Non appena le cose andranno meglio volerò in America per farlo e per rivedere la mia Harley».

Da Automoto.it