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Dopo il lockdown generale di Pasqua da oggi la maggior parte delle regioni italiane torna nella fascia arancione. Le uniche regioni che rimangono al massimo livello di attenzione sono Campania, Sardegna, Puglia e Valle d’Aosta.
Tornare all'arancione significa fare un deciso passo verso la normalità con negozi nuovamente aperti (anche parrucchieri e centri estetici) e spostamenti consentiti senza autocertificazione all'interno del proprio comune.
Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana allentano le restrizioni e i dati, pur essendo ancora allarmanti, confermano come il livello di contagi stia scendendo e soprattutto il tasso di positività si è attestato intorno al 4,7.
Già dalla scorsa settimana erano in fascia arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto. Di queste alcune hanno anche i numeri per passare in fascia gialla, ma il Dpcm che regola le restrizioni fino al 30 aprile non prevede che nessuno esca dall'arancione.
Le pressioni dei governatori del centrodestra e delle associazioni di categoria potrebbero però ottenere un parziale risultato dopo il 20 aprile con alcune attività che potrebbero già riaprire. Nello specifico è il settore della ristorazione che spera soprattutto in una riapertura con dieci giorni d'anticipo rispetto allo scadere del Dpcm. L'ipotesi è quella di aprire solo a pranzo e chiudere alle 15 per evitare l'assembramento all'ora dell'aperitivo.