L'Unione Europea vuole moto più ecologiche e sicure

L'Unione Europea vuole moto più ecologiche e sicure
ABS di serie oltre i 51cc, pugno di ferro contro i motorini truccati, ampliare dal 2016 le norme Euro3 anche ai ciclomotori e Euro4 alle moto di grossa cilindrtata. Ecco le proposte del Parlamento Europeo
9 dicembre 2011

Punti chiave

Due ruote verdi e sicure, con un occhio all'ambiente e l'altro alla prevenzione degli incidenti.
Il futuro europeo di scooter, moto e motocicli, avverte il Parlamento europeo, dovrà essere ancor più ecologico e assai meno insanguinato. "Oggi le moto sono diventate più pulite e più sicure, questi veicoli migliorano la mobilità in città, utilizzano meno spazio, consumano meno energia e presentano un livello di emissioni ridotto" rispetto alle autovetture, afferma l'eurodeputato popolare olandese Wim van de Camp, relatore per il Parlamento Ue del rapporto sul nuovo regolamento, approvato all'unanimità dalla Commissione mercato interno dell'eurocamera. Moto più sicure e pulite, ma ancora molto resta da fare.


Sicurezza


Sul fronte della sicurezza si parte da un dato: scooter e ciclomotori rappresentano solo il 2% del traffico nella Ue ma sono all'origine del 16% delle vittime della strada. Per limare queste cifre, il Parlamento Ue propone che l'ABS sia di serie dai veicoli oltre i 51 cc e non solo da più di 125 cc come propone la Commissione Ue. Inoltre pugno duro contro i motorini truccati e obbligo per i costruttori di fornire tutte le informazioni sulla riparazione dei loro veicoli a concessionari e officine indipendenti in modo da assicurare interventi perfetti.


Ambiente


Situazione difficile anche per l'ambiente. Le due ruote inquinano meno perché hanno motori più piccoli delle auto, non perché questi siano più performanti. Strasburgo chiede quindi di ampliare ai ciclo motori le norme Euro 3 dal primo gennaio 2016 e per la stessa data quelle Euro 4 ed Euro 5 alle moto di grande cilindrata (e l'Euro 6 dal 2020). Sono circa 30 milioni gli scooter, ciclo motori, moto, biciclette elettriche e quadricicli circolanti sulle strade della Ue. A gennaio la Commissione mercato interno deciderà se iniziare subito i negoziati con il Consiglio Ue o passare prima per la Plenaria di Strasburgo. L'obiettivo è quello di avere il regolamento approvato per il 2014.

Il voto finale del pacchetto di normative avverrà presumibilmente a marzo 2012. Solo allora saranno decisi definitivamente i tempi di attuazione e le restrizioni per le differenti classi che entreranno in vigore negli anni successivi. "Vogliamo garantire un periodo di tempo che sia sufficiente allo sviluppo dei dettagli tecnici che accompagnano il testo principale - ha dichiarato Wim van de Camp, relatore del Parlamento europeo sulle regolamentazioni -. I produttori devono avere il tempo di applicare gli standard richiesti dalla complessità del presente regolamento. Dopo che avrà avuto luogo il voto, e le consutazioni con il Consiglio e la Commissione, sarà nostra priorità verificare il calendario in modo da garantire che la razionalizzazione delle prescrizioni sia compatibile con i processi industriali. Infine, soprattutto alla luce delle attuali difficoltà economiche, prima di prendere una posizione definitiva l'IMCO darà il via ad uno studio sull'impatto economico degli obiettivi ambientali e di sicurezza che abbiamo proposto"

Una rassicurazione che dovrebbe tranquillizzare le Case produttrici che con le nuove restrizioni prevedono che aumenti il prezzo di produzione dei propri mezzi. Il che si tradurrebbe in un aumento del prezzo anche al consumatore. Non certamente un incentivo all'acquisto in un momento che già non è favorevole al mercato delle due ruote.

Fonte: ANSA
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