La ARCH Motorcycle 1s entra in produzione

La ARCH Motorcycle 1s entra in produzione
Presentata nel 2017 a EICMA, la roadster sportiva di ARCH Motocycle dovrebbe essere in arrivo. Un vero e proprio inno alla raffinatezza costruttiva; prezzi non comunicati
16 marzo 2022

Non è stata una gestazione velocissima, ma adesso - secondo i nostri colleghi di rideapart-  la ARCH Motorcycle 1s sembra arrivata alla sua produzione e potrà essere acquistata dai facoltosi appassionati delle moto costruite dalla Casa californiana. Era infatti il 2017 quando il nostro Edoardo Licciardello intervistava a EICMA Keanu Reeves sulla produzione della ARCH Motorcycle (per chi non lo sapesse: l'attore di Matrix e Point Break ne condivide la proprietà con Gard Hollinger) e faceva già capolino il primo prototipo della 1s, una cruiser molto più sportiva rispetto alla KRGT-1 che andava ad affiancare nella line-up insieme alla ancora più esoterica Method 143 prodotta in serie limitata.

Adesso sembra che la 1s stia per arrivare nei garage di chi l'ha già prenotata e soltanto a guardare le foto si capisce quanto sia un vero e proprio inno alla raffinatezza e differente dal resto delle cruiser o power cruiser americane.

Reeves, nella nostra intervista del 2017 già ne elencava i tratti salienti: «Dopo tre anni stiamo iniziando a produrre anche un altro modello, la KRGT-1S – tra l’altro, per questa moto realizziamo internamente più di 200 componenti. E’ tutta in alluminio: telaio, motore, carrozzeria, diverse componenti della trasmissione e del motore. La 1S ha forcellone monobraccio, un nuovo serbatoio, una posizione di guida più centrale ed un avantreno più muscoloso. E il cannotto di sterzo è più chiuso, sulla KRGT-1 è di 31°, sulla 1S scendiamo a 26. E’ più agile e più sportiva. E poi evidentemente c’è un nuovo design delle sovrastrutture, più sportive. E per me è bellissima».

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Partiamo dal motore: è un S&S T124 a V di 45 gradi dalla cubatura esagerata, 2032 cc, ma non inconsueta in questo segmento (alcune Harley-Davidson in normale produzione sfiorano i 2.000 cc ) del quale non è dichiarata la potenza, ma la coppia che è pari a 156 Nm (!); il cambio è a sei rapporti ed è costruito in proprio da ARCH Motorcycle; il propulsore viene incastonato in un telaio costituito da una parte anteriore in acciaio e una posteriore in alluminio, dove viene infulcrato il forcellone monobraccio anch'esso in alluminio.

Le sospensioni sono Öhlins, con all'anteriore una forcella USD e al retrotreno un mono influcrato orizzontalmente, passando attraverso la parte in alluminio del telaio, mentre i freni sono costituiti da un impianto a triplo disco assistito da ABS Bosch: anteriore con pinze ISR monoblocco a 6 pistoncini con attacco radiale e posteriore con pinza a 4 pistoncini, sempre ad attacco radiale e sempre della ISR.

Il serbatoio da 17 litri è in fibra di carbonio e integra l'airbox alimentato da prese d'aria laterali e la fibra di carbonio la fa da padrone anche per quanto riguarda le ruote da 17 pollici, con la posteriore lasciata completamente in vista sul lato sinistro grazie al forcellone monobraccio. Estremamente pulite le linee, con il disegno dello scarico molto personale perfettamente in linea con l'originalità e l'unicità della 1s che non è un peso piuma nonostante l'uso di fibra di carbonio e allumino, fermando l'ago della bilancia sui 255 kg dichiarati.

Al momento non ci sono notizie per quello che riguarda la possibilità di averla in Italia, sopratutto per quello che resta uno dei nodi importanti, l'omologazione Euro 5 e in ogni caso non sono stati ancora comunicati i prezzi di partenza, al netto della customizzazione: già, perché ogni ARCH Motorcyle può essere personalizzata già in fabbrica secondo i propri gusti e le esigenze, sia tecnicamente che sul lato ergonomico, per esempio con selle diverse e studiate appositamente per il cliente che sarà in grado di spendere una cifra che molto probabilmente supererà i 100.000 dollari.

 

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