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Riportiamo l'approfondimento del nostro collega e amico Lorenzo Borselli, Sovrintendente della Polizia Stradale e caporedattore de "Il Centauro" e del sito ASAPS, da sempre attento alle problematiche legate alla nostra sicurezza. Lorenzo ci rende partecipi della grande opera di sensibilizzazione portata avanti in Francia dalle reti televisive nazionali: ogni giorno vanno in onda spot basati su storie vere, che spiegano come una semplice "distrazione" possa comportare conseguenze drammatiche.
Quanti di noi, sovrappensiero o spinti dalla fretta, commettono le stesse imprudenze?
Si parte dalla violazione della norma, più o meno banale, per arrivare alle conseguenze drammatiche che tutti conosciamo
Il risultato è che da ogni file, da ogni dossier, scaturiscono 60 secondi di scorticante realtà: uno degli elementi chiave della campagna, quello che dà forza alla storia, è la dovizia di particolari, apparentemente secondari, che ne corredano la trama: così un quadro appeso ad un muro, un oggetto su un tavolo o una finestra luminosa diventano i componenti di un puzzle, il punto di partenza che spinge il telespettatore ad avvincersi all’intrigo. La voce fuori campo recita piano il titolo della campagna, alla quale segue la descrizione della regola trasgredita. Per Thibault, per esempio, è costituita da un’accelerazione repentina, dimenticando quanto occorra per reagire all’imprevisto: almeno un secondo, nel quale, a 50 km/h, si percorrono 14 metri prima di cominciare a frenare.
Dimenticare di rallentare in prossimità di un incrocio, di azionare la freccia, di allacciare la cintura o di chiudere il casco; arrogarsi il diritto di superare, anche solo per una volta, la striscia bianca, di bere “un altro” bicchiere di bevanda alcolica o di imboccare contromano una strada, magari anche solo in bici.
Quasi tutti i fascicoli di polizia giudiziaria, redatti in Francia dalla Polizia Nazionale e da quella Locale o dalla Gendarmeria, riconducono a queste manchevolezze, alle quali seguono, purtroppo, conseguenze irreversibili. Alla fine, dunque, il messaggio pedagogico che se ne trae è che la prima protezione dagli incidenti stradali è il rispetto delle regole.
È la prima volta che il dipartimento della Sécurité Routière produce un appuntamento televisivo quotidiano, ma il gioco vale senz’altro la candela: dietro 9 incidenti stradali su 10 c’è un’infrazione al Codice Stradale.
Per vedere la campagna, cliccate qui.
(ASAPS)