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In Cina sono molti i fabbricanti di cloni di moto giapponesi; il fenomeno della copia tocca notoriamente molti altri campi, dal design, alla moda, alla tecnologia e persino all'agroalimentare. Accade da anni di vedere copie estetiche di Honda, Suzuki e Yamaha di cilindrata fra i 50 e i 250 cc, come di Vespa e di altri modelli iconici. In alcuni casi sono costruite da aziende che hanno avuto o hanno rapporti con le Case giapponesi. I motori, mono o bicilindrici, sono spesso anch'essi copie piuttosto fedeli dell'originale.
Il caso della Chongqing Wonjan Motorcycle è emblematico, perché accanto a numerosi modelli di concezione asiatica, economici e da lavoro, offre una bella selezione di moto per il tempo libero, nella famiglia “Space Ranger”, che spaziano dai 50 ai 300 cc, Ci sono naked in stile Suzuki Bandit, sportive in verde e con linee Kawasaki, custom e classiche di scuola giapponese, e poi la fotocopia della Honda MSX 125 e, ultima ma non ultima, la sportiva WJ300GS “Shadow”.
Quest'ultima è una monocilindrica 300 a quattro tempi raffreddata a liquido da 19,5 cavalli e capace 115 orari di velocità, con ruote da 17 pollici e peso di 153 kg. Ha strumentazione digitale, forcella rovesciata e scarico nella coda. L'estetica si rifà spudoratamente alla Ducati 1198, identiche le cromie e le grafiche. Il resto non centra nulla naturalmente, ma tanto basta a far sognare i giovani motociclisti cinesi e quelli di altri Paesi emergenti nel quali la Wonjan opera.
L'azienda, tutt'altro che di piccolo dimensioni, è stata fondata nel 1984 e nel 1993 vi ha investito denaro e tecnologia nientemeno che Suzuki. Recentemente ha superato la certificazione ISO9001 ed esporta nel sud est asiatico, America meridionale, Africa ed Europa.