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Il nuovo Codice della Strada sta provocando un terremoto nel settore dei monopattini elettrici. A un mese dall'entrata in vigore delle nuove norme, che hanno introdotto l'obbligo di casco, targa e assicurazione, il mercato registra un crollo verticale: -30% nei noleggi sharing e fino al -50% nelle vendite private. L'allarme arriva dall'Alleanza per la mobilità sostenibile, che riunisce operatori e produttori del settore (riuniti in Assosharing, produttori e distributori quali Platum e Attiva, Consumerismo No Profit e i rivenditori).
I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Dal 15 dicembre 2024 al 10 gennaio 2025, i noleggi di monopattini elettrici nelle principali città italiane hanno subito una contrazione del 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ancora più drammatico il quadro delle vendite private, con un calo stimato tra il 30% e il 50%. Le previsioni per il 2025 indicano che le vendite potrebbero scendere da 150.000 a non più di 100.000 unità annue.
A pesare sulla situazione è soprattutto l'incertezza normativa. Nonostante l'entrata in vigore del nuovo Codice, mancano ancora i decreti attuativi che dovrebbero chiarire le modalità concrete di applicazione delle nuove regole su caschi, targhe e coperture assicurative. Questa zona grigia sta alimentando confusione tra gli utenti, spingendoli ad abbandonare questo mezzo di trasporto.
Le conseguenze? L'Alleanza per la mobilità sostenibile stima una riduzione del fatturato di circa 300 milioni di euro entro il 2030, con una perdita per l'erario di 62 milioni di euro di gettito IVA. Sul fronte occupazionale, si prospetta la perdita immediata di 1.200 posti di lavoro e la mancata creazione di altri 3.000 impieghi nei prossimi cinque anni.
Siamo davanti alla fine dei monopattini elettrici?