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Non sono la misura della forcella o del manubrio (o la lunghezza dei capelli…), che distinguono un motociclista “vero” da uno altrettanto “vero”. Perché motocicletta vuol dire passione, può diventare filosofia di vita, modo di essere, di intendere valori fondamentali come il rispetto della propria e dell’altrui libertà, come rifiuto della consuetudine che “uccide” la fantasia.
Questo il messaggio chiave espresso da Mario Alberto Traverso, coordinatore della Commissione Nazionale Turistica, in occasione della Conferenza Stampa di presentazione del Progetto Bikers FMI.
La Federazione Motociclistica Italiana si considera portatrice della passione per le due ruote a motore, dallo sport più avanzato al turismo in tutte le sue sfaccettature e intensità. Entrare in possesso di una moto, rende l’uomo motociclista.
Credere e vivere la voglia di stare insieme, cercare l’aggregazione di gruppo, la libertà di essere in un luogo senza confini chiamato mondo, collegato da strade da percorrere in moto a proprio piacimento, rende l’uomo un biker.
E c’è grande rispetto, da parte della FMI, per il mondo biker.
Una FMI che punta a rinnovarsi e vuole tra l’altro condividere le idee dei movimenti che apprezzano spirito di gruppo e aggregazione; pronta a porsi a servizio anche di questi appassionati, se operano in modo compatibile con la lealtà olimpica, a cui la FMI si rifà.
Ma come può il mondo biker, sinonimo di libertà (forse anche troppo assoluta), convivere con una struttura rigida, perché regolamentata, come quella di una Federazione sportiva?
Nel mondo biker, “essere FMI” è inteso come scelta di chi, anche rispettando le regole, fa poco o nulla per stare “fuori del sistema”.
Primo obbiettivo del Progetto Bikers FMI è dunque la ricerca di una connotazione precisa dei Moto Club, oggi “mischiati” a tutti gli altri. I Moto Club FMI devono prendere coscienza e dichiararsi: o sono “biker”, o non lo sono.
Cosa vogliono i bikers Tesserati FMI? Le stesse cose dei mototuristi, crediamo, che possiedono la moto e la usano per spostarsi. Quindi: assistenza e servizi.
Il resto lo diranno loro, riuniti in una Costituente di prossima creazione. La FMI si aspetta tra l’altro l’esigenza di trovarsi, di fare aggregazione, di fratellanza nelle “feste bikers”. E la FMI dovrà fare il possibile per rispondere a queste esigenze, come in parte ha già cominciato a fare.
La Federazione Motociclistica Italiana vuole scrivere queste regole insieme a chi ha creduto nella FMI, ritenendo i tempi maturi per creare un documento di spessore e di risonanza nel mondo biker. Presto ci saranno i primi sviluppi.