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La gamma due tempi
Non mancano le nuove grafiche 2012 e gli stessi cerchi Excel con anodizzazione “silver” delle versioni di cilindrata maggiore, e un completo equipaggiamento come gli importanti paramani e il cruscotto con display digitale.
Motore più protetto
Il compatto monocilindrico con valvola sullo scarico, aspirazione nel carter con pacco lamellare V-Force e carburatore Mikuni TMX38, s'è fatto tanto apprezzare che per la versione 2012 è stato lasciato invariato nelle prestazioni. Si è quindi lavorato sull'affidabilità e la nuova WR125 riceve un'inedita protezione inferiore per la cassa filtro.
Forcella Kayaba e freni a margherita
Sulla nuova WR125 c'è sempre l'equipaggiamento adottato nel modello precedente. Forcella Kayaba con steli da 48 mm e regolazione idraulica esterna nei due sensi (estensione e compressione), monoammortizzatore Sachs collegato al telaio attraverso un link di progressione meccanica e i freni Brembo con i dischi Braking entrambi profilati a margherita, si sono rivelati tanto eccellenti da non richiedere il minimo intervento.
Telaio in nero
Il telaio monotrave in acciaio al cromo molibdeno della WR250 versione 2012 è aggiornato nella colorazione, ora nera invece che bianca, e rimane complessivamente invariato nelle caratteristiche tecniche. Il forcellone in lega leggera comanda mediante un link di progressione meccanica il monoammortizzatore Sachs, mentre all'anteriore troviamo la stessa forcella Kayaba regolabile idraulicamente nei due sensi adottata sugli altri modelli enduro racing Husqvarna. I freni sono Brembo, con disco Braking a profilo margherita di grande diametro (260 mm) all'anteriore, lavorato da pinza flottante a doppio pistoncino, mentre al posteriore solo la WR250 viene già fornita con disco pieno, senza feritoie di scarico, spesso preferito da molti piloti ufficiali per aumentare la modulabilità e la durata delle pastiglie frenanti soprattutto sui terreni fangosi.
La scuola del 250 due tempi
I motori a due tempi hanno un'erogazione tipicamente meno lineare dei grossi monocilindrici a quattro tempi, ma sanno regalare emozioni che per molti appassionati sono insostituibili. I tecnici Husqvarna dopo tanti anni di sviluppo continuo, hanno saputo trasformare l'aggressività in efficacia. Merito di sapienti ritocchi alla termodinamica, al cilindro, all'espansione di scarico, all'adozione in primo equipaggiamento delle stesse parti speciali collaudate dal reparto corse.
Il carburatore Mikuni TMX38, il pacco lamellare V-Force, l'accensione digitale Ducati Energia, la taratura della valvola di scarico e un albero motore col giusto compromesso fra inerzia e reattività.
Ciclistica comune alla 250
La WR300 ha in comune con la WR250 la stessa base ciclistica: uguale traliccio in tubi d'acciaio, uguale forcellone e link, stesse sospensioni. Forcella Kayaba regolabile idraulicamente nei due sensi (compressione/estensione) e monoammortizzatore Sachs. Per la nuova versione 2012, anche la WR300 riceve gli stessi aggiornamenti comuni alla gamma, con una verniciatura in nero del telaio, grafiche rinnovate e i cerchi Excel anodizzati in silver. Una veste estetica differente per una moto che rimane sé stessa e tecnicamente invariata. Con la WR250 condivide anche assetto, e tutto il resto della componentistica. Compreso i freni Brembo, con disco anteriore Braking profilato a margherita di grande diametro (260 mm) e pinza flottante a doppio pistoncino, mentre al posteriore il disco (220 mm) è flottante e privo di feritoie.
Potenza massima a due tempi
Un motore potente, sempre pronto e reattivo al minimo richiamo del gas, ma non così esplosivo da essere impegnativo e gestibile solo da chi è un campione. Il motore deriva strettamente dal basamento della WR250, sul quale s'innesta un cilindro di maggior alesaggio (72 mm per una cilindrata di 293,1 cc). La componentistica è di alto livello: accensione digitale Ducati Energia, carburatore Mikuni TMX38 e pacco lamellare V-Force. Il cambio è a cinque rapporti.
La gamma quattro tempi
Kayaba anche al posteriore
Come la forcella da 48 mm, anche il monoammortizzatore è fornito dalla Kayaba, e si tratta di un'unità ampiamente regolabile esternamente nei due sensi idraulici (alte/basse velocità, estensione), collegato al forcellone mediante un link. Il setting della forcella è stato completamente rivisto per accordarlo col nuovo monoammortizzatore, e cambiano sia le molle che la taratura idraulica interna.
Come tutte le Husqvarna in versione 2012, il telaio in acciaio – una struttura mista in tubi a sezione tonda, ellissoidale e rettangolare - è verniciato in color nero, ed è stato rinforzato nella zona del cannotto di sterzo con piastre in acciaio 25CrMo4. Una modifica che aumenta anche la rigidezza della struttura. I cerchi sono Excel anodizzati in colore silver, e le nuove grafiche sono integrate nello stampo delle sovrastrutture plastiche, grazie alla tecnologia In Mould, che le rende invulnerabili ai ripetuti lavaggi con l'idropulitrice.
Motore: il più leggero di categoria
Questo monocilindrico con testata bialbero a 4 valvole in titanio della Husqvarna TE250 2012 mantiene insuperato il suo record di leggerezza: con 22 kg è il motore 250 da enduro più leggero del mercato. Questo motore riceve in questa nuova versione un impianto di scarico completamente ridisegnato. Tutto è stato sviluppato appositamente per questo motore, come l'iniezione Mikuni che alimenta la testata attraverso uno specifico corpo farfallato da 42 mm, e l'avviamento elettrico comunque affiancato dal classico kickstarter a pedale.
Per tutelare la massima affidabilità anche sui percorsi più lenti e impegnativi, l'efficacia del circuito di raffreddamento è garantita da termostato e soprattutto l'elettroventola. E’ prevista anche una doppia mappatura della centralina (soft/hard) a cui si può accedere grazie ad uno switch posizionato sul manubrio. Il manubrio ha anche nuovi supporti alla piastra forcella.
Il basamento con lubrificazione a carter umido, contiene un cambio a 6 rapporti, e completa la trasmissione una frizione a comando idraulico.
Il motore
Il motore è strettamente derivato da quello della TE250, ma a tanta compattezza unisce maggiore coppia e potenza per mezzo di una maggiorazione della cilindrata a 302,4 cc (alesaggio e corsa 82 x 57,35 mm), e un diverso impianto di scarico appositamente sviluppato per migliorare ulteriormente le prestazioni della TE310 versione 2012. Il progetto di base è invariato: monocilindrico con testata bialbero e 4 valvole in titanio, alimentato con un'iniezione elettronica Mikuni con corpo farfallato da 45 mm e doppia mappatura selezionabile mediante l'interruttore al manubrio. Un pratico sistema per modificare l'erogazione del motore a seconda del terreno e delle condizioni di aderenza, scegliendo fra la mappatura “hard” in grado di fornire le massime prestazioni, e una seconda più “soft” per addolcire l'erogazione. L'affidabilità è tutelata dall'impianto di raffreddamento, termostatizzato e dotato di elettroventola per evitare surriscaldamenti nell'enduro più estremo e lento.
Erogazione più lineare
Il monocilindrico con testata bialbero a quattro valvole in titanio recentemente progettato non ha richiesto profondi interventi, ma solo alcuni ritocchi alla curva di erogazione. Per render ancor più fruibile e sfruttabile tutta la potenza della TE449, si è lavorato sulla mappatura dell'iniezione Keihin che gestisce il funzionamento del corpo farfallato a doppio flap (diametro 46 mm). Un lavoro di rifinitura per accordare la termodinamica del motore e il leggero scarico Akrapovic in acciaio sviluppato in collaborazione con la casa slovena. Per aumentare l'efficienza del circuito di raffreddamento cambia il radiatore con un nuovo elemento WP.
Cambio a sei marce e frizione con morbido e progressivo comando idraulico rimangono invariati.
Ciclistica più affidabile, assetto ribassato
Gli stessi miglioramenti della TE449 sono estesi anche alla TE511. Il traliccio in tubi d'acciaio ellittici è stato irrobustito con un maggior impiego di acciaio 25CrMo4 per rinforzare il cannotto di sterzo e i supporti del telaietto posteriore e del motore, ma la guidabilità cambia e migliora soprattutto con gli interventi all'assetto. Le sospensioni sono le famose Kayaba Forcella/ ammortizzatore, quella posteriore è dotata di link rovesciato, per avere i vantaggi della progressione meccanica senza rischiare contatti nei passaggi estremi, ma soprattutto hanno un taratura più equilibrata. Ora protetto nella zona posteriore, l'ammortizzatore ultraregolabile (compressione alte/basse velocità, estensione) è più corto di 4 mm ed ha un setting più morbido nella prima parte di escursione. Ne deriva un'altezza sella ridotta, e con la forcella dalla taratura più rigida un comportamento più bilanciato. Per alleggerire e semplificare è stato rivisto il cablaggio dell'impianto elettrico ed è stata mantenuta l'utile trasparenza del serbatoio carburante nella zona centrale. Per i freni non serve spiegare molto: l'efficacia degli impianti Brembo è fuori discussione, con dischi profilati a margherita Braking di grande diametro (anteriore 260 mm, posteriore 240 mm).
Motore più sfruttabile
Per attaccare in speciale, o per superare qualche passaggio estremo, con le grosse cilindrate il problema è sempre soltanto quello di riuscire a dosare il gas. Tecnici, piloti e collaudatori dei reparti Husqvarna hanno lavorato principalmente sulla facilità di guida, e la versione 2012 della TE511 arriva sul mercato con una nuova mappatura dell'iniezione Keihin, (corpo farfallato a doppio flap da 46 mm), sviluppata proprio per rendere più lineare e progressiva l'erogazione del monocilindrico bialbero a quattro valvole. Un lavoro certosino e paziente, per calibrare le prepotenti prestazioni a ogni minimo richiamo del gas.
Questo 511 è frutto del recente progetto sviluppato sui concetti innovativi del CTS, l'ormai noto Coaxial Traction System che prevede il pignone della trasmissione finale a catena coassiale con il fulcro del forcellone. Un'idea nata per minimizzare le reazioni del tiro-catena, e i suoi effetti sulla sospensione posteriore e quindi sulla guida. Le influenze del design ispirato dal CTS si estendono a tutto il layout meccanico e ciclistico, perché il motore Husqvarna è tanto compatto da poter esser ospitato nel telaio in posizione assolutamente arretrata pur conservando un cilindro ampiamente orientato in avanti (baricentro basso) e una testata bialbero dal condotto d'aspirazione particolarmente rettilineo, a tutto vantaggio del riempimento e dell'efficienza in aspirazione. Un motore che merita un nuovo radiatore (della WP) più efficiente per il circuito di raffreddamento, e il bellissimo e leggero scarico racing sviluppato insieme agli specialisti sloveni di Akrapovic.
Husqvarna
Via Spallanzani, 16/B
24061 Albano Sant’Alessandro
(BG) - Italia
035 580318
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https://www.husqvarna-motorcycles.com/it-it.html
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