Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
L'anno successivo il nome del modello (stavolta completamente rinnovato) tornò ad essere ZX-6R, ma la cilindrata maggiorata rimase; per poter continuare a correre nei campionati Supersport, la casa di Akashi produsse una versione in serie limitata, la ZX-6RR, da 599cc. La doppia cilindrata restò fino al 2008, quando Kawasaki decise di tornare alla cubatura "legale" per i campionati Supersport anche per il modello base .
I nuovi spinotti del pistone (precedentemente affusolati, ora diritti) migliorano la rigidità.
Le bielle sono più robuste per adeguarsi all'aumento della potenza e sono più corte di 1,5 mm (94,5 mm >> 93 mm). Gli steli più spessi (12-14 mm >> 14-16 mm) e il raggio maggiore del piede (21,5 mm >> 22,5) aggiungono solidità.
I condotti di collegamento tra i cilindri sono stati modificati per adattarli alla maggiore escursione dei pistoni prodotta dalla corsa più lunga (la forma dei condotti è cambiata e l'area è leggermente aumentata)
Il volume maggiorato della scatola del filtro dell'aria (4.530 cm3 >> 5.090 cm3) contribuisce all'aumento della potenza massima e ad un'erogazione omogenea.
I cornetti d'aspirazione singoli (precedentemente doppi) più lunghi garantiscono prestazioni particolarmente elevate ai regimi medio-bassi. Cornetti di due forme differenti (#1 e #4 sono uguali tra loro, così come #2 e #3) garantiscono una sensazione di maggiore potenza.
Gli iniettori a nebulizzazione ultra-fine che erogano particelle inferiori a 60 μm assicurano una miscelazione aria-carburante ottimale per una maggiore efficienza di combustione. Regolazioni più precise contribuiscono a ridurre le emissioni. Gli iniettori garantiscono un volume di carburante maggiore per alimentare la cilindrata superiore.
I compensatori collegano i quattro collettori di scarico (in precedenza erano collegati solo 1-2, 3-4), contribuendo ad aumentare la coppia ai regimi medio-bassi.
Il design a sezione triangolare del silenziatore assicura il volume richiesto garantendo un angolo di inclinazione elevato e un aspetto compatto.
cartuccia delle stesse dimensioni. L'azione dell'olio all'interno della forcella su una superficie molto più ampia permette di ridurre la pressione mantenendo la stessa forza di smorzamento. La riduzione della pressione di smorzamento consente un movimento più uniforme del tubo scorrevole, che risulta particolarmente evidente nella parte iniziale della corsa. Il risultato è un maggiore controllo all'inizio della compressione e un comportamento tranquillo dell’assetto nel momento in cui il peso della moto si sposta in avanti con la riduzione della velocità, oltre a una maggiore stabilità del telaio in ingresso di curva.
Le regolazioni della forcella sono state ottimizzate per le strade tortuose. Ciò garantisce non solo grandi prestazioni in pista, ma anche in autostrada e in città.
La forcella SFF-BP è molto più semplice da regolare. Tutte le regolazioni si trovano nella parte superiore degli steli della forcella (sui coperchi superiori): precarico a sinistra; smorzamento in compressione ed estensione a destra. Ogni componente richiede una sola regolazione (non una per lato).
Dischi anteriori semi-flottanti a margherita in acciaio inox dal diametro maggiorato di 310 mm garantiscono una frenata più potente.
La pompa freno radiale assicura un tocco eccellente e un controllo straordinario.
Il posteriore è rallentato da un disco a margherita da 220 mm. La pinza freno posteriore più leggera della Ninja ZX-10R offre ottime prestazioni antifading e controllo.
Il pedale del freno posteriore è montato in posizione coassiale rispetto al poggiapiedi, per una buona efficienza di frenata già a metà corsa e un'eccellente sensibilità sul pedale.
Nella modalità 3 (la più invasiva) viene utilizzata la stessa logica e controllo delle modalità 1 e 2 durante il funzionamento normale. Tuttavia, quando viene rilevato uno slittamento eccessivo della ruota posteriore, la modalità 3 passa al controllo a tre vie – regolamento di fasatura dell'accensione, apporto di carburante e flusso d'aria (attraverso le valvole secondarie a farfalla) – e la potenza del motore viene ridotta ad un livello che consente alla ruota posteriore di riguadagnare aderenza. È il controllo delle valvole secondarie a farfalla che consente un funzionamento fluido. Questo controllo sofisticato produce una sensazione estremamente naturale: l'innesto è fluido, così come la transizione on/off, e viene mantenuta la stabilità durante il funzionamento prolungato.
In modalità 3, il sistema KTRC consente al conducente di affrontare sia brevi tratti scivolosi (binari o tombini), sia lunghi tratti con manto stradale in cattive condizioni (su bagnato, acciottolato, ghiaia, ecc.) senza alcun problema. La perdita di aderenza della ruota è limitata anche in caso di partenza su superfici scivolose.
Il sistema è inoltre in grado di distinguere tra impennate di coppia, che risultano uniformi, e impennate improvvise che possono essere pericolose. Nelle modalità 1 e 2, le impennate di coppia sono consentite se viene mantenuta un'accelerazione accettabile. Le impennate improvvise innescano l'intervento del sistema. La modalità 3 impedisce qualsiasi tipo di impennata.
Il sistema si avvale di una quantità minima di hardware, ma di un software complesso. Oltre all'ECU del motore, il sistema si affida solo ai sensori di velocità della ruota anteriore e posteriore, riducendo al minimo il peso aggiuntivo (nullo nel caso dei modelli con ABS che sono già provvisti di sensori di velocità sulle ruote).
Come impostazione predefinita, il sistema KTRC è sempre attivato all'avvio del motore (la modalità sarà quella che era in funzione al momento dell'ultimo spegnimento del motore, oppure la modalità 1 se il sistema era spento). Per guidare senza il sistema KTRC, il conducente deve spegnere volontariamente il sistema (utilizzando il pulsante sulla manopola sinistra).
ABS Supersportivo: KIBS (sistema frenante antibloccaggio intelligente, solo ZX636F) KIBS è un sistema a più sensori che riceve segnali da numerosi componenti della moto. Oltre ai sensori di velocità delle ruote anteriore e posteriore, come in qualsiasi altro ABS, il KIBS tiene sotto controllo anche la pressione idraulica delle pinze anteriori e numerose altre informazioni provenienti dall'ECU del motore (posizione della valvola a farfalla, velocità del motore, attivazione della frizione e marcia inserita). È la prima volta che in una moto di serie l’ECU del motore e l’ECU dell'ABS comunicano tra di loro.
Questo controllo della pressione dei freni ad alta precisione consente al sistema di evitare riduzioni del potere frenante dovute a eccessivi cali di pressione e di mantenere la sensibilità alla leva durante l'attivazione del KIBS, e fa sì che le pulsazioni dell'ABS siano uniformi e lievi (non pesanti).
Il controllo della pressione dei freni di precisione fornisce, inoltre, tutta una serie di vantaggi nella guida sportiva:
1. Soppressione del sollevamento della ruota posteriore
2. Kick-back ridotto al minimo
3. Gestione della coppia d'arresto
I modelli supersportivi affondano di più della maggior parte delle moto di altre categorie, pertanto c'è una tendenza maggiore del retrotreno a sollevarsi nelle frenate violente. Monitorando la pressione idraulica delle pinze anteriori, il KIBS consente di regolare gli aumenti di pressione, riducendo la tendenza del retrotreno
a sollevarsi da terra. Ciò avviene in due situazioni: 1) prima che le condizioni richiedano l'intervento dell'ABS, il KIBS previene un innalzamento troppo repentino della pressione, evitando così il sollevamento del retrotreno, e 2) dopo che l'ABS ha ridotto la pressione per evitare il bloccaggio della ruota, la pressione del KIBS non viene ripristinata troppo rapidamente, per evitarne un aumento improvviso che potrebbe provocare il sollevamento del retrotreno. La soppressione di questa tendenza contribuisce a ottimizzare la stabilità in frenata.
Il controllo preciso della pressione delle pinze anteriori consente inoltre al KIBS di ridurre al minimo il kick-back. La pressione viene aumentata per piccoli incrementi alla volta e le perdite di aderenza sono ridotte al minimo, contribuendo a una sensazione di funzionamento estremamente uniforme. Naturalmente ciò contribuisce a mantenere al minimo le distrazioni per il pilota durante la guida sportiva.
Tenendo conto della coppia d'arresto, il KIBS consente di mantenere un maggiore controllo del freno posteriore in scalata. I parametri del KIBS comprendono la posizione della valvola a farfalla, l'attivazione della frizione e la marcia inserita, consentendo al sistema di riconoscere se la coppia d'arresto è provocata dalla scalata o dall'esclusione dell'acceleratore agli alti regimi. Spesso con gli impianti ABS standard la perdita di trazione della ruota posteriore fa intervenire il sistema, ma prevenendo l'intervento prematuro dell'ABS in queste situazioni, il KIBS consente di mantenere il controllo del freno al retrotreno.
L'impianto KIBS si compone di un'unità ABS BOSCH molto compatta e leggera. Realizzata appositamente per un uso motociclistico, ha fatto la sua prima comparsa su un prodotto di serie con la Ninja ZX-10R 2011.
Grazie alla compattezza e alla leggerezza dell'unità ABS, il sistema aggiunge soltanto 2 kg rispetto ai modelli senza ABS.
L'unità è collocata in prossimità del baricentro della moto, dietro ai corpi farfallati, lungo il tubo di destra del telaio.
Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate
(MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it
Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate
(MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it