La MotoGP ai tempi del Coronavirus: che cosa dicono i lettori e i piloti sui social (e non solo)

La MotoGP ai tempi del Coronavirus: che cosa dicono i lettori e i piloti sui social (e non solo)
Le reazioni di piloti e appassionati alla tempesta che si è abbattuta sul Campionato Mondiale di velocità a causa del Coronavirus
3 marzo 2020

Lo stop alla MotoGP in Qatar, lo spostamento (se va bene) a fine stagione del GP di Thailandia e il dubbio sulla possibilità del regolare svolgimento del GP delle Americhe hanno lasciato una decisa amarezza non soltanto sugli appassionati ma anche sui piloti che in questo momento non hanno certezze concrete sull'evoluzione della situazione del Motomondiale.

 

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Sui nostri social i lettori si sono espressi manifestando una profonda delusione, arrivando a temere che di rinvio in rinvio o da una cancellazione all'altra il campionato possa essere quantomeno falsato. "Cosa serve allora correre ancora quest'anno.. Cancellate tutto e siamo a posto!! Tanto se continua così faranno 2 GP...", scrive un nostro follower, mentre non manca chi accenna senza crederci troppo a fantomatici complotti tesi a favorire un Marquez e una Honda RCV non troppo in forma durante gli ultimi test, cui un rinvio di un mese dell'apertura delle ostilità potrebbe far comodo: "Per me (pensiero alquanto stupido) fa pensare che fatalità solo la classe regina la facciano saltare perché Marquez non è al 100 per cento ma prendetela con le pinze".

La cancellazione del Gp per motivi sanitari del resto non era stata contemplata nemmeno nel 2011 in seguito al disastro di Fukushima, come ricorda un nostro lettore: "Nemmeno l'esplosione di una centrale nucleare lo aveva fermato..."

Molto più sereni - nella maggior parte dei casi - i piloti già pronti a partire per il Qatar e adesso nella prospettiva di un mese di stop condito da tante incognite sul futuro, alcuni di loro hanno affidato ai social e a comunicati il loro commento.

 

Cal Crutchlow, in un tweet, comprende che la situazione è triste per tutti ma si dice certo che - dati i grandi interessi in gioco - la decisione sia stata molto ponderata: passerà la domenica "come chiunque altro" a guardare le gare di Moto2 e Moto3.

 

Iker Leucona, Brad Binder e Alex Marquez si rammaricano l'uno di non poter affrontare il Gp e gli altri due di non poter debuttare in MotoGP, ma molto più dispiaciuto appare Maverick Vinales che in un comunicato stampa Yamaha esprime insieme a Valentino Rossi il suo disappunto.

Joan Mir, atteso alla prova del nove dopo test incoraggianti, è dispiaciuto ma "la cosa più importante è la sicurezza" e comprende la decisione del Qatar.

Aleix Espargarò, invece, era già partito con tutta la famiglia per il Qatar, arrivando a Doha con qualche giorno di anticipo e la notizia dell'annullamento lo ha colto di sorpresa. Dopo un comprensibile "non si poteva fare di peggio", ha proposto ironicamente ad Aprilia di correre in Moto2 "tanto oramai sono qui". Se corresse veramente potrebbe non sfigurare.

Andrea Dovizioso mostra su Instagram un'eloquente foto e commenta" A causa del Coronavirus la gara del Qatar è stata annullata, e quella in Tailandia rimandata. Purtroppo non possiamo fare altro che aspettare e sperare di tornare al più presto in pista!".

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