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Era l’11 marzo del 2011, quando un devastante terremoto marino di magnitudo 8,9 originò il terrificante Tsunami che distrusse le coste a nord est di Tokio per una lunghezza di circa 370 chilometri. Una sciagura che causò quasi 16.000 morti, circa 6.000 feriti e oltre 3.600 dispersi, oltre a danneggiare seriamente la centrale nucleare di Fukushima, con le conseguenze che tutti ormai conosciamo.
Orbene, il 18 aprile scorso, il signor Peter Mark stava divertendosi col suo quad sul lungomare di Graham Island, nella British Columbia canadese. Una spiaggia in verità coperta di detriti di ogni genere, tra i quali figurava addirittura un container, di chiara provenienza giapponese, per l’esattezza della Prefettura di Miyagi, appartenente proprio all’area più colpita dallo Tsunami: la forza dell’Oceano Pacifico era evidentemente riuscita a trasportare testimonianze della devastazione che aveva ferito a morte il Giappone fin sulle coste del Canada!
Il container appariva sventrato, e al suo interno conteneva una moto, ovviamente semidistrutta a sua
volta: nella fattispecie un’Harley-Davidson. Grazie alla targa della quale ci volle poco per riuscire a capire che si trattava di una Night Train del 2004, di proprietà del signor Ikuo Yokoyama, che venne rintracciato per informarlo dell’incredibile ritrovamento avvenuto ad un anno di distanza dalla catastrofe. Durante la quale il fortunato (in quanto sopravvissuto, naturalmente) rider giapponese aveva perso tutto ciò che aveva, come del resto chissà quanti suoi conterranei.
Tuttavia, quando Bill Davidson - figlio del mitico Willy G. e Vice Presidente del Museo Harley di Milwakee – si offerse di “rigenerare” completamente la sua Night Train e restituirgliela, Yokoyama san chiese invece di esporla al Museo, a ricordo di tutte le vittime della tragedia.
Ed ecco che da pochi giorni l’errante Night Train che ha varcato l’oceano in una cassa riposa in “casa sua”, all’interno di una teca in vetro nel Museo Harley-Davidson di Milwaukee, esattamente nelle stesse condizioni in cui è stata ritrovata. E con tanto di blocca disco anteriore….
«Siamo veramente fieri di poter esporre la moto del signor Yokoyama» ha dichiarato Bill Davidson «Questa moto ha una storia incredibile da raccontare, e noi siamo orgogliosi di poterla condividere».