La prossima Africa Twin metterà il turbo?

La prossima Africa Twin metterà il turbo?
Nuove domande di brevetto della Honda descrivono una Africa Twin con motore sovralimentato e iniezione diretta. Vediamo di che si tratta
12 maggio 2023

Una nuova domanda di brevetto depositata da Honda lascerebbe presupporre che la Casa giapponese stia lavorando su una versione sovralimentata del bicilindrico in linea oggi centrale nella sua gamma. I dettagli di questo brevetto infatti mostrano una CRF 1100 L Africa Twin sulla quale viene descritto l'adattamento di un compressore che, a rigor di logica, potremmo ritrovare su questo modello ma anche sugli altri che già adottano lo stesso bicilindrico come la NT 1100 Tourer, la CMX 1100 Rebel e la Hawk 11 che, però, è al momento disponibile solo in Giappone. I vantaggi di una sovralimentazione sono noti: contenimento della cilindrata, delle perdite di attrito e dei consumi e maggiori prestazioni. Dopo il breve periodo d'oro degli anni Ottanta, però, i motori turbo sono scomparsi e solo sporadicamente sono stati richiamati in ballo. Solo in tempi recenti la loro utilità è tornata attuale, ma al momento soltanto Kawasaki con le sue H2 li ha effettivamente utilizzati nella produzione di serie.

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Come sottolineano i colleghi di Motorrad, nel brevetto si parla di un compressore a doppia vite che genera pressione mediante due alberi a vite controrotanti. Il compressore si trova dietro la bancata ed è azionato meccanicamente. L'aria aspirata fluisce attraverso un sistema di tubazioni dalla zona del cannotto di sterzo fino al compressore. Una valvola bypass nel tubo di pressione sale verticalmente verso l'area di aspirazione per scaricare la pressione in eccesso. Infine due collettori di aspirazione scendono ai due cilindri. Qui troviamo anche gli ugelli di iniezione in alternativa o aggiunta a quella diretta sulla testata. Honda mantiene possibili entrambe le opzioni.

Un compressore come questo funziona in modo proporzionale alla velocità del motore e fornisce la stessa quantità di aria ad ogni giro. Si tratta perciò di una soluzione che mira più a generare coppia che potenza di picco e non ha ritardi in quando l'azionamento è diretto. Immaginiamo dunque che questo progetto abbia l'obiettivo di evitare ulteriori o eccessivi aumenti di cilindrata di questo motore bicilindrico in linea che ha anche la necessità di mantenere una certa compattezza. Ipotizzando che Honda mantenga la cilindrata di 1.084 cc dell'attuale motore dell'Africa Twin, potrebbe avere un incremento di coppia e potenza paragonabili a quelli di un 1200 se non 1250. Si tratta però soltanto di ipotesi. Il brevetto ci fa soltanto sapere che ci sono dei progetti in corso, sarà il futuro a dirci se effettivamente avremo o meno una Africa Twin sovralimentata.

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