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Da gennaio 2025, la Svizzera ha dichiarato guerra all'inquinamento acustico causato da moto, automobili e qualsiasi tipo di veicolo, con una serie di nuove misure restrittive approvate dal Consiglio federale nell'autunno 2024. Le nuove disposizioni prevedono sanzioni severe, che possono arrivare fino a 10.000 franchi svizzeri, per chi genera eccessivo rumore. Inutile dirlo: gli occhi sono puntati sugli scarichi delle moto.
La Svizzera è particolarmente conosciuta per avere normative molto stringenti, specialmente per quanto concerne i limiti di velocità e l'inquinamento acustico causato da mezzi a combustione interna. Molti appassionati di moto italiani hanno avuto infatti grane anche con gli scarichi originali delle proprie moto: alcuni sono più rumorosi di altri, pur essendo perfettamente omologati per l'utilizzo in Italia. Qualche "botto" in rilascio e un tono un po' più vivace del normale potrebbe aver fatto insospettire qualche agente.
Attenzione anche agli scarichi aftermarket. Qualora decideste di fare una visita in Svizzera con la vostra moto - che monta uno scarico non di serie, ma comunque omologato - dovrete verificare la conformità del prodotto all'utilizzo in territorio svizzero. Da tenere bene a mente considerando le sanzioni previste dal gennaio 2025 in poi.
Il giro di vite svizzero si concentra principalmente sui rumori "evitabili" prodotti dai veicoli. In parole povere sostituire l'impianto di scarico della nostra moto con uno non omologato, tantomento togliere il db killer a uno scarico omologato, sarà sanzionato pesantemente. Il nuovo apparato sanzionatorio prevede multe che possono raggiungere i 10.000 franchi svizzeri, con l'importo specifico che verrà determinato caso per caso dall'autorità giudiziaria.
La normativa non si limita solo ai rumori degli scarichi: anche le sanzioni per comportamenti come il mantenimento acceso del motore senza necessità sono state inasprite, passando da 60 a 80 franchi.
Da menzionare anche il progetto degli "autovelox del rumore", dispositivi in grado di identificare le moto e i veicoli che superano i limiti di emissioni sonore consentiti. Una sorta di telecamera in grado di rilevare direttamente i decibel prodotti.
Il Consiglio federale ha evidenziato alcune sfide tecniche e normative da superare: tra queste, per esempio, la necessità di considerare i diversi limiti di rumore applicabili a seconda dell'età e della categoria del veicolo. È stato poi deciso di approfondire ulteriormente la fattibilità tecnica di tali dispositivi prima di procedere alla creazione di basi legali specifiche per il loro utilizzo.
Questa cautela riflette la complessità di implementare un sistema equo ed efficace che tenga conto delle diverse variabili in gioco, dalle differenti categorie di veicoli alle condizioni di utilizzo.
Si prevedono tempi tosti!
Fonte: Motorrad