Altri importanti passi verso la legalizzazione di un fenomeno incredibilmente bandito negli USA. Una svolta che potrebbe cambiare radicalmente la situazione del traffico negli USA
4 marzo 2015
Questa settimana ritorno ad un argomento che mi sta particolarmente caro, potenzialmente in grado di cambiare l’intero panorama motociclistico americano. Parlo ovviamente della possibilità di fare lane splitting ovvero di passare tra le auto in coda, cosa al momento tollerata solo in California. In una nazione come gli USA, dove il traffico sta ormai strozzando città grandi e piccole tanto quanto se non peggio che in Europa, una legislazione a favore del lane splitting potrebbe generare un rinnovato interesse per le moto. Qui, dove la gente le usa praticamente solo per fare un giro alla domenica, le due ruote potrebbero diventare il mezzo ideale per abbattere i tempi di percorrenza dei pendolari e ridurre all’osso il consumo di carburante e i costi (anche ambientali) associati ad un uso quotidiano dell’automobile.
Diversi Stati dell’Unione hanno recentemente messo in agenda una discussione sull’attuabilità di una simile rivoluzione: una cosa che a noi europei sembra ovvia e scontata, qui e considerata una vera e propria patata bollente, una questione su cui si potrebbe arrivare a disaccordi anche laceranti.
Uno degli Stati in prima linea nello spingere il lane splitting è il Tennessee, il cui governatore Bill Haslam è un accanito motociclista, ma a breve anche il parlamento del Texas aprirà una discussione sulla possibilità di permettere questa pratica. La AMA (American Motorcyclists Association) recentemente sta spingendo perché il lane splitting venga permesso anche negli stati di Oregon e Washington, dove alcune proposte di legge sono già in fase avanzata di discussione. In Oregon sono due le leggi prese in considerazione al momento: la S. 172 (proposta dal senatore Boquist), prevede il lane splitting nel caso in cui le file di auto siano ferme o procedano al di sotto delle 10 mph e la moto o lo scooter passino ad una velocità massima di 20 mph. La seconda è la S. 420 (introdotta dal senatore Kruse) e permetterebbe la stessa cosa ma con i limiti posti rispettivamente a 25 mph e 35 mph.
Nello stato di Washington la proposta di legge SB. 5623 è bipartisan e prevede il lane splitting con auto ferme o ad una velocità massima di 25 mph e moto o scooter che procedono al massimo a 10 mph in più. Attenzione, il “trucco” qui è che se le auto procedessero per esempio a 10 mph, le moto potrebbero sorpassare al massimo a 20 mph…
Lo stato di Washington, dove si trova la liberalissima città di Seattle, è da sempre uno stato chiave nell’adozione delle nuove leggi: molti addetti ai lavori sono convinti che l’adozione del lane splitting lassù farebbe da catalizzatore e nel giro di pochi mesi la legge diventerebbe federale e dunque si estenderebbe a tutti gli Stati Uniti, visto che il governo centrale prevale su quelli statali. Quel che è certo è che la legge federale stabilirebbe anche una regola valida per tutti e non ci si dovrebbe ricordare di tutti i limiti ed eccezioni a seconda dello stato dove si sta guidando.
Ripeto: se gli USA dovessero permettere il lane splitting potrebbe essere davvero un rivoluzione per il mercato e tante Case europee (e produttori di abbigliamento ed accessori) potrebbero improvvisamente vedere un enorme mercato aprirsi davanti ai loro occhi.
A quel punto mancherebbero solo i parcheggi dedicati: ve lo avevo detto che nella maggior parte degli Stati americani non si possono parcheggiare le moto nei mutipiano perché dicono che potrebbero creare incendi?!?!?