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"25 anni fa mi sono buttato anima e corpo in molto più di una professione; una vera e propria ragione di vita. La costruzione di veicoli, principalmente auto e moto, che si distinguessero per il design, la concezione tecnica, le prestazioni,"
"Ci ho lavorato 365 giorni all'anno, 15 ore al giorno, dormendo sopra il laboratorio per non creare un filtro tra i miei sogni e la realtà, come un modo per essere in contatto diretto con le mie creazioni. Mi ha permesso di proseguire le idee più folli, i progetti più audaci, i progetti più complessi."
Poi prosegue ...
"A 55 anni è tempo di prendersi una pausa, ma rimane la voglia di creare in un formato nuovo, da definire".
"Vorrei ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che mi hanno accompagnato durante questo primo quarto di secolo: i miei genitori e il loro incrollabile sostegno, i miei parenti e i miei cari che mi hanno incoraggiato quotidianamente, il mio team, i miei clienti, i miei fornitori e partner tecnici, i servizi di certificazione, i giornalisti e i fotografi che hanno dato visibilità al mio lavoro, tutti coloro, tra cui migliaia di fan, che mi hanno messo le ali e mi hanno permesso di vivere un sogno ad occhi aperti."
"A presto, per nuove avventure, e per sogni da vivere..."
Ludovic Lazareth"
Con questo comunicato il "sognatore" Lazareth chiude almeno per adesso il suo box, quel garage da dove sono uscite delle creature fantastiche come la LM 410 e soprattutto la LMV 496, la moto volante.
C'è solo da essere tristi per l'epilogo di questa azienda, non si vive solo di moto tradizionali, di razionalità e conti che tornano al centesimo, l'entusiasmo e la passione fanno parte del mondo delle due ruote, e in questo caso anche quattro! Lazareth ci ha fatto vedere più in là, oltre la nebbia del preconcetto.