Le Belle e Possibili di Moto.it: Suzuki RG 400 Gamma

Le Belle e Possibili di Moto.it: Suzuki RG 400 Gamma
La versione da 400 centimetri cubi, teoricamente riservata al mercato giapponese, di una delle più leggendarie GP Replica della storia del motociclismo
23 maggio 2014

Le Belle e Possibili di Moto.it è una rubrica nata per segnalarvi le moto da sogno che spuntano fra i nostri annunci. Modelli particolari, molto significativi al loro tempo oppure che possono rivestire elevato valore affettivo in veste di sogni di gioventù. Moto che scendono a prezzi umani con il passare degli anni, o semplicemente tornano a essere acquistabili dopo essere state introvabili per tanto tempo. Magari Esemplari con tanti anni ma pochissimi chilometri: sono pochi ma esistono, e non bisogna farseli scappare perché potrebbero presto diventare mezzi unici da collezione.

 

La moto di cui parliamo oggi è una vera rarità qui in Italia: si tratta della versione da 400 cc della ben più celebre - per non dire mitologica - Suzuki RG 500 Gamma. Nata per il mercato interno (dove le patenti e le assicurazioni erano divise in classi fra 250, 400 e 750, con la categoria di mezzo di gran lunga più popolare) nasceva ovviamente dalla base tecnica della sorella maggiore, dotata però di soli 59 cavalli per rientrare nei limiti di legge giapponesi.

La RG 400 Gamma vicino alla 500GP Campione del Mondo in una pubblicità dell'epoca
La RG 400 Gamma vicino alla 500GP Campione del Mondo in una pubblicità dell'epoca
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Motore a quattro cilindri in quadrato con distribuzione a disco rotante e ciclistica erano praticamente invariati (a parte ovviamente i sei millimetri di alesaggio persi rispetto alla 500) tanto che il peso dichiarato, 158 kg, restava praticamente identico nonostante la versione standard uscisse dalle concessionarie privo della parte inferiore della carenatura, come avveniva per la RG 250 Gamma della stessa epoca.

Venne prodotta solo per due stagioni, 1985 e 1986; ci fu anche una versione speciale dedicata al team canadese Walter Wolf Racing, per diverse stagioni impegnato nei campionati nipponici. Non è mai stata importata ufficialmente in Italia.

L'esemplare che vi presentiamo appare molto ben tenuto, con un chilometraggio ridicolo e proposto ad una cifra davvero allettante. Meno appetibile su un piano prestazionale rispetto alla 500 a causa della limitazione di potenza effettuata all'origine, e forse anche per la livrea nero/rossa a cui i puristi preferiscono la più tipica bianco/blu, resta un modello praticamente irreperibile sul mercato italiano dal valore collezionistico molto elevato.

 

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