Le maxi enduro sono roba da vecchi? Se lo pensi, sei fuoristrada!

Le maxi enduro sono roba da vecchi? Se lo pensi, sei fuoristrada!
Il panorama delle maxi enduro sta mutando radicalmente e alla velocità delle luce. Sempre più ragazzi (e ragazze!) si avvicinano al tassello per viaggiare e scoprire il mondo. Ne abbiamo parlato con Simone Romano, organizzatore di Sterrare è Umano Trophy
5 giugno 2023

Il panorama delle maxi enduro sta mutando radicalmente e alla velocità delle luce. Sempre più ragazzi (e ragazze!) si avvicinano al tassello per viaggiare e scoprire il mondo. Ne abbiamo parlato con Simone Romano, organizzatore di Sterrare è Umano Trophy.

Simone, allo Sterrare è Umano Trophy quanti iscritti hai avuto?
Simone Romano: L’evento era a numero chiuso e quest’anno abbiamo dato uno stop alle iscrizioni a 250 partenti per l’evento completo e 30 posti per il one day. La domenica 30 aprile erano in 280.

Quali sono le moto più rappresentate per tipologia, cilindrata e marca?
Simone Romano: Essendo un evento della categoria Adventouring della FMI le moto più rappresentate sono le bicilindriche. KTM, YAMAHA e HONDA per la maggiore. Tutte di grosse cilindrate.

Che livello di esperienza è richiesto?
Simone Romano: Quest’anno è stato fatto un gran lavoro di scouting e devo ringraziare i miei tracciatori per l’ottimo risultato ottenuto. Abbiamo deciso di consegnare 3 tracce ai partecipanti, ON OFF ROAD SOFT - MEDIUM – EXPERT dove la ON OFF ROAD SOFT era caratterizzata prevalentemente da strade secondarie asfaltate e da tratti di sterrati pianeggianti cosi da permettere a tutti di poter partecipare. A maggior ragione questa traccia è stata percorsa in coppia il primo giorno anche dal vostro inviato Alberto Capra.

A cosa è dovuto il successo della tua manifestazione?
Simone Romano: Non era né semplice né scontato ma un mix di fattori è risultato determinante. In primo luogo, la grande passione che io e il mio staff impieghiamo per far sì che tutti i partecipanti si sentano a loro agio, credo che arrivi forte e chiara ai destinatari, fungendo anche da elemento trainante. Poi c’è il territorio: l’Abruzzo è una terra splendida che sa regalare grandi emozioni soprattutto per chi la scopre per la prima volta, è senza dubbio una delle regioni più affascinanti della penisola, sospesa tra le vette dell’Appennino e le acque del mar Adriatico... poter ammirare la grandezza del mare da una terrazza montuosa, credo che sia una rara prerogativa di un territorio che sa stupire anche con le sue eccellenze enogastronomiche. Non per ultimo la cura maniacale dei dettagli e i grandi ospiti che ogni anno cerchiamo di coinvolgere in questa “festa del fuoristada”, aiutano a rendere ancor più attrattivo l’evento.

Come fai a coniugare il turismo in fuoristrada con le limitazioni sempre più frequenti alla circolazione dei mezzi a motore?
Simone Romano: Ci organizziamo di anno in anno confrontandoci con le Istituzioni e con gli enti Parco per capire, di comune accordo, quali sono i percorsi percorribili o meno. C’è una forte sinergia tra Sterrare è Umano e gli enti istituzionali abruzzesi anche grazie al supporto che la Regione ha deciso di dedicarci. L’obbiettivo principale del SUT è far conoscere la nostra terra nel modo che ci diverte di più, in fuoristrada, e nel totale rispetto del mondo naturale e dei suoi ecosistemi.

Da sinistra Simone Romano con Gio Sala
Da sinistra Simone Romano con Gio Sala
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Età media in calo e ragazze in crescita

Veniamo all'aspetto più curioso e bello - per il futuro del motociclismo - della tua manifestazione: l'età media dei partecipanti qual è?
Simone Romano: Quest’anno la media dei partecipanti si è abbassata notevolmente, abbiamo calcolato che è stata 45 anni per gli uomini e 34 per le donne.

Hai notato anche tu di persona un interesse dei ragazzi per il mondo adventure non agonistico?
Simone Romano: Decisamente si. C'è molto interesse da parte dei più giovani per un modo di vivere la moto che non sia agonistico ma ti permetta di partecipare ad eventi pensati e studiati come se fossero dei rally.

Da cosa dipende?
Simone Romano: Il mondo adventure sta avendo tante declinazioni, gareggiare non è per tutti e in tanti hanno voglia di vivere l’atmosfera della gara ma senza la vera competizione. Da porta nostra è sempre più interessante e stimolante organizzare questo genere di eventi che hanno il profumo di rally.

Ci sono tante ragazze. Quante sono e sai la loro età media?
Simone Romano: Abbiamo sempre avuto un forte interesse a far partecipare le ragazze ai nostri eventi. Anche la scelta di scegliere Francesca Gasperi come nostra testimonial femminile dalla prima edizione la dice lunga sul nostro operato. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare la squadra del concorso dal “Tacco al Tassello” che ha dato ancor più evidenza rosa al nostro evento. L’età media delle ragazze è stata 34 anni.

Quali sono stati i loro commenti?
Simone Romano: Tutti molto positivi e anche più di quanto potessi aspirare. Nonostante il clima, purtroppo, non sia stato dei migliori, i partecipanti hanno riferito che il divertimento e la soddisfazione sono stati massimi. Direi che è un gran bel risultato per un organizzatore!

E da organizzatore che idea ti sei fatto?
Simone Romano: Il mondo delle donne in moto è il futuro di questo sport e non solo. Ci sono tanti stereopiti a riguardo. Anche con la scuola per maxienduro vediamo arrivare sempre più ragazze in sella alle moto e, aggiungo, che durante i corsi sono più attente e meno esibizioniste rispetto agli uomini. Forse dipende da una maggiore insicurezza del gentil sesso nel destreggiarsi oppure da quel quid in più che spesso e volentieri le donne dimostrano di avere. Lo scopriremo.

Come vedi il futuro? Come possiamo attirare sempre più giovani verso eventi che legano il turismo alla moto come hai fatto tu?
Simone Romano: Moto e libertà non hanno età, ma catturare la curiosità dei più giovani è una sfida che ci stimola. Credo che la qualità di quanto si vada ad offrire faccia la differenza e quando parlo di qualità, includo a pieno titolo, il rapporto tra uomo e natura come fonte di rigenerazione e armonia. Un rapporto cambiato nel tempo e che, secondo noi, va recuperato nella sua essenza. E’ proprio così che vedo il futuro, anche nostro: la riscoperta dell’autenticità che, in sella ad una moto, può trasformarsi in una esperienza impareggiabile.

 

Foto di Massimo Di Trapani

 

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