Le moto (alcune) della Collezione Morbidelli torneranno a Pesaro grazie all’intervento dell’ASI

Le moto (alcune) della Collezione Morbidelli torneranno a Pesaro grazie all’intervento dell’ASI
Saranno ospitate in un’ala del Museo Benelli. Le moto “salvate” dalla vendita sono circa 70 e tra queste c’è anche la Benelli 250 GP4 Competizione del 1942
1 aprile 2021

Non sono tutte, ma è comunque tantissimo. Che cosa? Ciò che ASI è riuscita a fare per salvare parte delle moto della collezione di Giancarlo Morbidelli, finita all’asta dopo la morte dell’indimenticato imprenditore marchigiano che fondò il suo team e lo portò sul tetto del mondo. Genio visionario di quell’Italia fatta da capitani d’impresa con l’indole dei pionieri, Giancarlo Morbidelli era un autentico appassionato delle due ruote, tanto da mettere insieme una collezione pazzesca che era stata il suo orgoglio, più delle fortune fatte come imprenditore, più dei titoli mondiali vinti con la sua squadra corse. Una collezione che poi nel 2000 era diventata un museo, mai abbastanza valorizzato dal territorio e dalle istituzioni, tanto che gli eredi di Giancarlo, dopo lunghe trattative anche con le amministrazioni locali, avevano deciso di mettere tutto in vendita, alzando bandiera bianca.

Così lo scorso anno tutte quelle moto sono state caricate in alcuni camion e sono partite per l’Inghilterra, finendo all’asta. Il patrimonio sembrava disperso, ma è a quel punto che ASI, grazie anche al Ministero per i Beni Culturali e alla Regione Marche e al Comune di Pesaro che nel frattempo si sono ravveduti, è riuscita ad intervenire. Settantuno di quelle moto sono state salvate e, ora, torneranno a Pesaro, in un’ala del Museo Benelli. “La Collezione acquisita da ASI è composta da 71 motociclette e dalla famosa vettura BBC (Benelli, Beretta, Castelbarco) presentata al Salone di Torino del 1952 ma mai entrata in produzione – si legge nel comunicato diffuso dalla stessa ASI - Le moto rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo. La più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Per rimanere in territorio marchigiano, dove la tradizione e la passione per i motori hanno radici profonde, si può citare la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi”.

La Collezione Morbidelli sarà temporaneamente ospitata in una delle sale più rappresentative ed affascinati della sede del Museo Officine Benelli, in attesa che si concretizzi l’ambizioso progetto di un nuovo museo che il Comune di Pesaro realizzerà in centro città nello storico edificio dell’ex Tribunale. “Il nuovo complesso museale, insieme al già noto Museo Officine Benelli e ad altre importanti realtà motoristiche locali – fanno sapere ancora da ASI - accrescerà ancor di più l’attrattiva di Pesaro come capitale mondiale delle “due ruote”: Comune, Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, insieme all’ASI e alla locale associazione Terra di Piloti e Motori, stanno lavorando all’unisono per raggiungere obiettivi di alto livello a tutela e promozione della tradizione motociclistica marchigiana”.

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