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I tempi non saranno rapidissimi: nella più ottimistica delle previsioni il Parlamento potrà votare in autunno, non prima, il testo proposto dal ministro Salvini con il principio della “tolleranza zero”.
Dopo il rinvio della scorsa settimana, il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, 27 giugno, il relativo disegno di legge; che ora - come vuole l’articolo 70 della Costituzione - le due Camere del Parlamento dovranno discutere, eventualmente modificare e infine votare.
Vale la pena di ricapitolare tutta la materia.
Si tratta di 18 articoli finalizzati a “garantire maggiori tutele agli utenti della strada con la stella polare del buonsenso”. Nessuna complicazione né costi in più per i ciclisti, è stato precisato dopo la confusione creata dalle parole di Salvini qualche settimana fa, e invece massima attenzione per evitare che chi ha già avuto problemi di droga e alcol possa danneggiare se stesso e gli altri.
Vedremo se il Parlamento lascerà inalterata la materia, come in particolare le misure ispirate alla tolleranza zero sull'uso dei telefonini alla guida. E’ un tema che noi motociclisti sappiamo fondamentale per migliorare il livello di sicurezza sulla strada, ma… Comunque, secondo il disegno di legge chi verrà pizzicato con lo smartphone in mano perderebbe la patente con la “sospensione breve” di 7 giorni se ha meno di 20 punti sulla patente (da 10 a 19 punti), di 15 giorni se ha 1 punto e fino a 9 punti.
Il periodo della sospensione della patente raddoppia se si provoca un incidente stradale. Le stesse misure valgono anche per chi va contromano, fa un sorpasso azzardato, supera i limiti di velocità tra i 10 e i 40 kmh, non usa i sistemi di sicurezza per i bambini o commette altre gravi violazioni.
Ancora. Per i neopatentati è previsto il divieto di guidare auto di grossa cilindrata prima che siano trascorsi tre anni del conseguimento della patente.
Aumentano le tutele per i ciclisti. Per loro, come per i possessori di una due ruote con pedalata assistita, sono previste nuove norme per disciplinare i sorpassi nei centri abitati e sulle strade extraurbane: minimo un metro e mezzo di distanza “ove possibile”.
Per i monopattini, invece, casco obbligatorio, targa e assicurazione. Oltre al divieto di circolare nelle aree extraurbane: c’è la previsione del blocco da remoto, per i monopattini in sharing.
Stop agli autovelox truffa: gli strumenti dovranno essere sempre omologati. Vedremo se ci saranno “resistenze” da parte di chi fa cassa con quelli. E ancora, per tutelare la sicurezza degli utenti della strada ci saranno maggiori controlli e segnaletiche ai passaggi a livello, con possibilità di agire anche da remoto, e la Safety car in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e prevenirne di nuovi.
Da ultimo l'educazione stradale: ancora non si parla di introduzione tra le materie obbligatorie, ma è previsto un bonus di due punti per i ragazzi che abbiano frequentato i corsi sulla sicurezza tenuti a scuola...
Il titolo primo è dedicato proprio alle misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi. In generale restano validi gli attuali limiti alcolemici, ma se un cittadino è già stato condannato per aver guidato in stato di ebbrezza allora scatta il “tasso alcolemico zero” per mettersi al volante; nonché l’obbligo di montare sull'auto l'alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto del veicolo se il tasso alcolemico supera lo zero.
Stretta alla guida anche per coloro che fanno uso di droghe. Una volta fermati, basterà risultare positivi al test rapido per incorrere nella revoca della patente e nel divieto di conseguirla per ben tre anni. Un minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, inoltre, non potrà prendere la patente fino ai 24 anni.