Le storie di Nico: Barry Sheene scherzava anche in gara

Il pilota britannico ci ha lasciato prematuramente nel 2003 ed è entrato nel mito. Perché era veloce, ma soprattutto esuberante ed ironico
30 marzo 2020

Barry è nell’albo d’oro per i suoi due titoli mondiali della classe 500 con la Suzuki, 1976 e ’77, ma ha conquistato vittorie in tutte le cilindrate, dalla 50 (Kreidler, 1971) fino alla 750: è stato il primo vincitore della Formula 750 nel ’73. Un grande innovatore in tante cose: il numero fisso (tenne il suo 7 anche se si era conquistato l’1), le tute colorate, il paraschiena, l’opposizione al TT per la sua pericolosità quando era nel calendario del mondiale.

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Sheene è stato anche un maestro di leggerezza, a lui si è ispirato Valentino. Alcune cadute rovinose, come a Daytona a 280 all’ora, e le troppe fatture lo hanno piegato nel fisico, ma certamente non nel carattere, guascone e irriverente. Indimenticabili la sua allegria, le sue battute e gli scherzi. Come questo.

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