Le storie di Nico. Come si guidava la Laverda V6 1000

Una gara sola per l’affascinante prototipo dell’ing. Alfieri: il Bol d’Or 1978 al Castellet, con la coppia Cereghini-Perugini. L’urlo di quel motore era musica, ma purtroppo non ci fu sviluppo: la casa italiana che più credeva nell’Endurance dovette arrendersi alla crisi
24 gennaio 2021

Nico ha avuto il privilegio di portare in pista quel mito, nei test al Mugello prima e in gara poi con il marchigiano Carlo Perugini. Sui 2000 metri del rettilineo del Mistral la V6 filava a 278 orari, e fu record velocistico del Bol d’Or; ma i problemi di gioventù erano tanti e dopo un terzo di gara cedette un giunto dell’albero di trasmissione.

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Il marchio Moto Laverda arrivava a quella vetta tecnologica dopo un decennio di impegno e di successi nell’Endurance, prima con la 750 bicilindrica e poi con la 1000 tre cilindri. Massimo e Piero Laverda, il direttore tecnico Luciano Zen, il capomeccanico Nino Caretta, Augusto Brettoni e tanti altri piloti: una bellissima storia che parte da lontano e lascia molti rimpianti.

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